Un «Khomeini egiziano» cieco ispirò il complotto per assassinare il Raìss

Un «Khomeini egiziano» cieco ispirò il complotto per assassinare il Raìss Confermata la matrice islamica dell'attentato contro Sadat Un «Khomeini egiziano» cieco ispirò il complotto per assassinare il Raìss IL CAIRO — Le informazioni che la stampa egiziana pubblica sui risultati dell'inchiesta aperta dopo l'assassinio di Sadat confermano che scopo dei congiurati era di proclamare la «rivoluzione islamica», secondo il modello iraniano. Il «Khomeini egiziano» era un predicatore cieco, Omar Ahmed Abdel Rahma, affiancato da un «consiglio degli ulema» (dottori della fede) composto dagli «imam, di quattro moschee di Alessandria e del Cairo e da quattro dirigenti del movimento estremista «Takfir wa hegra». Omar Ahmed Abdel Rahman era la guida spirituale dei congiurati e nel nuovo •Egitto islamico» doveva assumere il titolo di «grande muftì», cioè la massima autorità religiosa del paese. Il suo ruolo non si limitava però a diffondere le «fatwas» (pareri religiosi) che giustificavano, secondo 'l'interpretazione autentica del Corano», il ricorso all'assassinio ed al terrorismo. Egli doveva essere anche il tesoriere dell'organizzazione, poiché la polizia lo ha trovato in possesso di 20.000 dollari e seimila sterline egiziane (complessivamen¬ te circa 35 milioni di lire italiane). Altre forti somme di denaro, fra cui cinquantamila sterline egiziane in banconote nuove e con numerazione progressiva, sono state scoperte in casa di uno dei congiurati. Il -consiglio degli ulema» doveva corrispondere al consiglio della rivoluzione islamica creato dagli ayatollah in Iran. Accanto a personalità religiose, esso comprendeva anche esponenti «laici»: due di questi, Abbud al Zomor e Mohamed Abdel Salam Farag, sono stati arrestati nelle scorse settimane, gli altri due. Abdel Latif Mustahiri e Fuad el Dawalibi sarebbero ancora latitanti. I quattro «imam» del consiglio (Hafez Salama. Mahmoud Eid, Abdel Rashid Saqur e El Mahallaui) erano stati invece tutti arrestati in occasione della «grande purga» compiuta negli ambienti dell'opposizione politica e religiosa all'inizio di settembre. Un momento-chiave del complotto doveva essere la conquista del palazzo della radio-televisione. Nell'operazione (che i congiurati avevano battezzato con il nome di codice -Nur») era in programma l'assassinio delle principali personalità politiche e militari del paese. I congiurati si erano assicurati l'appoggio di alcuni tecnici ed avevano già incaricato un loro uomo, un certo Mohamed el Beltagi. di leggere sui teleschermi il proclama del nuovo «governo rivoluzionario». Il «grande muftì» Omar Ahmed Abdel Rahman aveva provveduto a incidere «cassette» magnetiche che dovevano essere distribuite alle moschee controllate dall'organizzazione terroristica. Cento copie di queste «cassette» sono state sequestrate dalla polizia, insieme con alcuni riassunti del libro di Khomeini sulla rivoluzione islamica, testi di addestramento alla guerriglia (fra cui quello di Mao Tse tung) ed altri volumi in propaganda religiosa e politica.

Luoghi citati: Alessandria, Egitto, Il Cairo, Iran