Colpo di scena al vertice della Snia Marzotto si dimette, Rossi presidente

Colpo di scena al vertice della Snia Marzotto si dimette, Rossi presidente A meno di un anno e mezzo dall'ingresso della Consortium nel gruppo Colpo di scena al vertice della Snia Marzotto si dimette, Rossi presidente MILANO — Colpo di scena al vertice Snia. Pietro Marzotto, dopo poco più di un anno e mezzo dall'ingresso della «Consortium- nella società milanese, ha lasciato la presidenza della Snia, ritenendo -che un avvicendamento al vertice operativo della società potrà favorire l'attuazione delle successive fasidei programma di risanamento e di rilancio del gruppo. Sempre ieri si sono dimessi da consiglieri Alfredo Ambrosetti e Lamberto Mazza, l'amministratore delegato della Zanussi che non aveva sottoscritto l'aumento di capitale. Ambrosetti e Mazza sono stati sostituiti da Giorgio Rossi, che nel pomeriggio è stato nominato presidente della società, e da Maurizio Romiti, al quale sono stati affidati - incarichi operativi-. L'incarico di amministratore delegato è stato affidato invece a Giuseppe Bencini, che manterrà anche la vicepresidenza della Snia, carica in cui sarà affiancato da Antonio Belloni. Fiorentino. 53 anni, una lunga permanenza al Credito italiano, di cui nel '72 divenne direttore centrale con il compito di coordinare le operazioni internazionali, il nuovo presidente della Snia ha fatto una lunga esperienza all'estero nel campo bancario, assicurativo e immobiliare. E' anche presidente della Worthington, incarico che manterrà. Le dimissioni di Pietro Marzotto hanno colto di sorpresa il mondo finanziario milanese. Entrato un anno e mezzo fa alla guida del consorzio di salvataggio (il -Consortium-, la finanziaria voluta da Enrico Cuccia, cui partecipano i più bei nomi del capitalismo italiano) Marzotto aveva manifestato, a più riprese, il desiderio di tornare a occuparsi dell'impero di famiglia, in piena espansione, che da qualche mese (prima nel tessile, poi con l'Italjolly) s'è anche affacciato in Borsa offrendo nel mercato azioni ordinarie, quelle che contano nel controllo delle società. La sua uscita dalla Snia. Marzotto, però l'aveva sempre subordinata al successo del piano di risanamento della società milanese avviato un anno e mezzo fa. Un piano, va detto, che passato attraverso due robusti aumenti di capitale (uno di 104 miliardi, l'altro di 125) e una profonda riorganizzazione in holding del gruppo, aveva cominciato a dare i suoi frutti: nell'80. infatti, il bilancio Snia si era chiuso formalmente in pareggio (ma il -buco, gestionale era stato stimato in 117 miliardi) mentre nel '79 la perdita era stata di 32.3 miliardi. Per 1*81 Marzotto. era tutt'altro che ottimista. Nell'assemblea del 7 luglio, chiamata a deliberare il nuovo aumento di capitale, aveva detto chiaramente che -il bilancio '81 della gestione ordinaria per la Snia sarà negativo-, soprattutto a - fronte degli oneri finanziari (che nell'80 erano stati di 136 miliardi: n.d.r) e dal mancato introito dei dividendi delle controllate-, che vanno bene ma i cui utili potranno essere contabilizzati solo nel bilancio '82. Con i 126 miliardi di aumento di capitale e i 224 derivati dalle vendite di immobili. Marzotto contava però di raddrizzare i conti della Snia: dei 350 miliardi freschi, entrati nelle casse della Società, pensava infatti di destinarne 250 per ridurre l'indebitamento e i restanti 100 ad .int>estimenti e coperture di perdite-. Qualcosa però in tutto questo piano non ha funzionato, e Marzotto ha deciso di passare, in anticipo, la mano. Ieri, comunque, non ha tracciato un quadro pessimista sul futuro del gruppo: trasformata in holding, •alleggerita- di quasi 4500 persone, la Snia è oggi una società molto più aggressiva sul mercato. La «cura, avviata però da un anno, ha spiegato Marzotto. non è ancora terminata e sulle attività del gruppo (soprattutto sulla Shia Fibre) permangono ancora zone d'ombra. Così, per permettere a Mediobanca e agli altri azionisti direttamente esposti sul fronte Snia. di muoversi più liberamente. Marzotto ha preferito passare la mano, lasciando la presidenza Snia. ma restando consigliere della società. „ rQC

Luoghi citati: Marzotto, Mediobanca, Milano