«Le case dovrebbero essere tassate sul reddito netto»

«Le case dovrebbero essere tassate sul reddito netto» Tavola rotonda al congresso del notariato a Taormina «Le case dovrebbero essere tassate sul reddito netto» TAORMINA — Nell'ambito del venticinquesimo Congresso nazionale del notariato, che vede circa 600 notai riuniti a Taormina per discutere il tema «Otto anni di riforma tributaria», si è svolta una tavola rotonda avente per oggetto l'imposizione tributaria sugli immobili. Ha presieduto il convegno il professor Victor Uckmar, della Bocconi di Milano, il quale ha sottolineato l'importanza e la drammaticità del problema dei fabbricati, non solo dal punto di vista fiscale, ma anche politico ed economico. In effetti, possiamo intravedere il fallimento del piano decennale della casa, se è vero che la legislazione — sempre in ritardo sulla realtà e spesso confusa — non ha permesso di spendere i soldi stanziati per tale motivo. Nei primi due anni del piano (1978-79) sono stati spesi 35 miliardi su 140 per l'edilizia agevolata e ne sono stati erogati 875 su 1500 per l'edilizia sovvenzionata. Ancora più grave la situazione per gli ultimi due anni: si sono spesi 2,5 miliardi su 140 per l'edilizia agevolata e 112 su 2000 per quella sovvenzionata. Il risultato è pauroso: finora, dopo quasi quattro anni, nessun alloggio è stato assegnato. Su posizioni contrapposte sui metodi di cura, ma unanimi nella constatazione della malattia grave dell'edilizia, si sono trovati i rappresentanti di categoria: l'ingegner Viziano, per la Confedilizia. ed il dottor Bugli, per la Uil; quest'ultimo ha vivamente richiesto l'intervento pubblico ed il blocco degli sfratti per i casi che non siano di morosità o di assoluta necessità. Sul piano più prettamente fiscale sono intervenuti i professori Italo Magnani. Gianni Marongiu ed il notaio Gianfranco Gallo-Orsi che hanno messo in luce le distorsioni del sistema e la necessità di ridurre le imposte sui trasferimenti. In particolare, è stato riproposto e sostanzialmente accettato dagli intervenuti lo studio del gruppo torinese dei duecento tecnici e professionisti in cui si rileva che la tassazione del fabbricato deve riguardare un imponibile netto i e non lordo: in altre parole il proprietario deve poter detrarre, da quanto ricevuto a titolo di canone, tutte le spese, documentandole anche fiscalmente, però con ogni cautela per evitare l'evasione. Anzi, la documentazione delle spese dei fabbricati dovrà recuperare una larga fascia di evasori composta dai fornitori della casa: i propriei tari avranno l'interesse, potendole detrarre dal reddito, di richiedere le fatture agli idraulici, agli elettricisti, ai muratori. Si verrà cosi a ristabilire il contrasto di interessi tra i proprietari di casa ed i fornitori che obbligherà al rilascio della fattura e che è la base del nostro sistema tributario.

Persone citate: Bugli, Gianfranco Gallo-orsi, Gianni Marongiu, Italo Magnani, Victor Uckmar

Luoghi citati: Milano, Taormina