Ucciso in manicomio La vedova ha chiesto 500 milioni di danni

Ucciso in manicomio La vedova ha chiesto 500 milioni di danni Messina: la causa il 30 ottobre Ucciso in manicomio La vedova ha chiesto 500 milioni di danni ENNA — Una donna di 42 anni, Giuseppa Musarra, madre di sei figli, ha citato in giudizio il ministero di Grazia e Giustizia e la direzione del manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) chiedendo mezzo miliardo quale risarcimento per la morte del marito, Giuseppe Vallese, ucciso da un demente del manicomio di Barcellona Pozzo di Gotto. La prima udienza avrà luogo il giorno 30 davanti ai giudici del tribunale di Messina. Vallese, bracciante di Leonforte (paese agricolo di 16 mila abitanti a 22 chilometri da Enna), cinque anni fa era stato rinchiuso in osservazione nel manicomio giudiziario per aver tentato di uccidere la moglie a colpi di zappa. Poco tempo dopo il suo ricovero, l'uomo (che a giudizio degli psichiatri migliorava di giorno in giorno avviandosi verso la completa guarigione) venne aggredito e ucciso da un altro ricoverato. Quando la Musarra apprese l'accaduto, presentò alla magistratura un'istanza contro il direttore del manicomio e l'allora ministro di Grazia e Giustizia, responsabili di non aver adottato adeguate misure. Adesso, non potendo ottenere una sentenza penale né chiamare in causa l'omicida (dichiarato totalmente infermo di mente), Musarra — che è assistita dagli avvocati Librizzi e Antoci — ha deciso di tentare la via del giudizio civile, f. s.

Persone citate: Antoci, Giuseppe Vallese, Musarra, Vallese

Luoghi citati: Barcellona Pozzo Di Gotto, Enna, Leonforte, Messina