Le fatture false per frodare il fisco 9 arresti, 305 ditte sotto inchiesta

Le fatture false per frodare il fisco 9 arresti, 305 ditte sotto inchiesta Il danno all'erario calcolato intorno ai sette miliardi Le fatture false per frodare il fisco 9 arresti, 305 ditte sotto inchiesta DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Nove arresti nell'inchiesta sulle false fatture che permettevano alle ditte di frodare il fisco. Su ordine del sostituto procuratore Luigi Fenizia sono finiti in carcere: Sergio Gianoli, 28 anni. Arnaldo Muni, di 53, Gian Luigi Pizzoccheri, di 33, Giovanni Palmisano, 36 anni, Saverio Parente di 47, Salvatore Giuseppe Occhipinti, 38 anni, Virgilio Calvalera di 56, tutti di Milano e dintorni; Paolo Giani, 40 anni, di Tortona e Annio Biancorosso di 57 anni di Roma. Altre due persone sono ricercate. Le accuse sono associazione per delinquere e emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti. Le indagini presero il via quasi per caso, a partire dall'omicidio di un procacciatore di affari. Silvio Scartò, ucciso probabilmente da rapinatori il 17 gennaio dell'80 all'interno della società Cogeme. La polizia trovò pacchi di fatture sospette che passò per competenza alla Guardia di Finanza. Da qui si scopri che la Cogeme, assieme ad altre quattro società (Giama, Ediltecnica, Lombarda Imec e G.M.), tutte con sede in viale Brianza a Milano, dietro una facciata commerciale aveva il solo scopo di produrre fatture di operazioni inesistenti che vendeva a varie ditte sparse in tutta Italia (oltre Milano, Venezia, Torino, Genova, Napoli, Roma, Vicenza, Padova e Bari). Queste fatture venivano inserite dalle aziende nella colonna «costi»; in questo modo riducevano o addirittura azzeravano gli utili, coprivano eventuali acquisti di merce rubata e infine riuscivano ad ottenere il rimborso. Le indagini della Guardia di Finanza hanno fatto luce sull'intera organizzazione, composta da 25 persone con compiti diversi: dalla produzione delle fatture alla ricerca di clienti. Nei circa cinque anni di attività erano sta¬ te emesse fatture per 18 miliardi di lire con un danno all'erario calcolato intorno ai 7 miliardi. Le ditte utilizzatrici sono state 324 di cui 305 scoperte: gli amministratori (in tutto 454) sono stati denunciati anche loro alla magistratura. In questi anni avevano fatto scritture contabili per 47 miliardi. Queste cifre, di per sé ragguardevoli, non danno comunque la dimensione esatta del fenomeno. Dal primo gennaio del '79. infatti, la Guardia di Finanza di Milano ha compiuto 49 accertamenti nei confronti di società emettitrici di false fatture, con un giro di affari di 110 miliardi, e ha denunciato oltre cento persone. Ancora più rilevanti i dati sulle ditte che usavano le false fatture: si parla infatti di circa settemila acquirenti tra aziende e singoli professionisti. Inoltre il fenomeno si sta aggravando perché del commercio ha cominciato a impadronirsi la malavita organizzata.