Scaricò la pistola contro due agenti

Scaricò la pistola contro due agenti L'aggressione a Madonna di Campagna Scaricò la pistola contro due agenti Chiesto il rinvio a giudizio di Vincenzo Acella - Era con lui uno dei Br uccisi a Genova La sera del 20 gennaio '79 due terroristi, sorpresi a bruciare documenti Br in un prato di Madonna di Campagna, ferirono Francesco Sanna e Angelo Cali, agenti della «Volante». A sparare, secondo gli inquirenti, furono Vincenzo Acella e Pietro Panciarelli (quest'ultimo rimase ucciso nello scontro a fuoco con i carabinieri in via Fracchia. a Genova, il 28 marzo '80). A rispondere del tentato omicidio è rimasto il solo Acella, 30 anni, brigatista tra i più conosciuti. La richiesta di rinvio a giudizio per il duplice ferimento degli agenti è stata fatta dal sostituto procuratore dott. Rinaudo. Il fatto. Verso le 21 gli agenti notarono un falò in fondo a via Paolo Veronese. La «Volante» si avvicinò alle due persone che attizzavano le fiamme. 'Mostrateci i documenti» ordinarono i poliziotti. I due fecero finta di obbedire ma all'improvviso comparvero le pistole: Sanna fu colpito in pieno petto, Cali ad una coscia. Con i docuemnti lasciati nel prato gli investigatori risalirono ai due brigatisti. Acella fu arrestato due mesi dopo in un bar di corso Grosseto. Con lui c'era Raffaele Fiore, altro brigatista coinvolto con il primo in vari attentati e omicidi (tra gli altri quello del vicedirettore de La Stampa Carlo Casalegno). Vincenzo Acella definito dagli stessi inquirenti «il terrorista venuto dal nulla» (personaggio insospettabile, forse ' non sarebbe stato mai scoperto se nella sparatoria di via Veronese non avesse perso la carta d'identità) si dichiarò 'Prigioniero politico». Per Acella e Fiore il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio per banda armata.

Persone citate: Angelo Cali, Carlo Casalegno, Francesco Sanna, Pietro Panciarelli, Raffaele Fiore, Rinaudo, Sanna, Vincenzo Acella, Vincenzo Acella - Era

Luoghi citati: Genova