Lo sci di fondo fa bene ai bimbi malati d'asma di Gigi Mattana

Lo sci di fondo fa bene ai bimbi malati d'asma L'annuncio arriva da un convegno milanese di medicina Lo sci di fondo fa bene ai bimbi malati d'asma Le movenze regolari e ritmate di questo sport sarebbero efficaci per la rieducazione respiratoria - I rischi di fratture sono molto scarsi Noi italiani, per la cronica abitudine di vivere al di sopra delle nostre possibilità, amiamo le comodità smodatamente: lo sci è uno sport di massa perché esistono skilifts a bizzeffe, ma davanti alle pelli di foca o agli sci da fondo molti «sportivi» arricciano il naso. Forse, visto che ne può andare di mezzo la salute, queste abitudini ora si modificheranno: recentemente infatti, in un convegno milanese, è stato annunciato che lo sci di fondo è lo sport ideale per il recupero dei bambini asmatici perché le movenze regolari e ritmate che richiede si sono rivelate particolarmente efficaci per la rieducazione respiratoria. E' una splendida notizia perché finora al bimbo asmatico veniva consigliato esclusivamente il nuoto (che pure, per dare risultati, richiede una lunga applicazione), ma è davanti agli occhi di tutti la differenza fra il monotono ripetersi di bracciate in una vasca zeppa di cloro e il passeggiare sulla neve fra i boschi e le vette. L'attrezzatura per il fondo non è nemmeno paragonabile in costo a quella per la discesa (meno di duecentomila lire contro almeno mezzo milione) e sciare non costa nulla (invece dei «giornalieri» che mediamente sono ormai tutti sulle 15 mila lire); i rischi di fratture sono scarsissimi, le piste abbondano ovunque; certo, non c'è il fascino della velocità e il virtuosismo degli arabeschi (ed è per questo che quasi tutti i giovani lo disdegnano), ma quando c'entra la salute... Non tutti sono però d'accordo su queste nuove teorie; il prof. Vittorio Wyss, direttore del Centro di Medicina dello Sport di Torino, ha qualche perplessità: 'Finora il nostro Centro non ha avuto modo di sperimentare il rapporto sci di fondo-asma, mentre questi studi all'estero sono più avanzati; è indubbio che il movimento in un'aria pulita è giovevole, ma i passi del fondo ricordano un po' troppo la corsa (che per l'asmatico è "off limits") per poter garantire risultati positivi, mentre al nuoto non esistono controindicazioni. Quindi sì, ma con mol te precauzioni ». Nei Paesi ricchi un terzo delle malattie croniche riscontrabili nei giovani al di sotto dei 17 anni è imputabile all'asma, che quindi è anche una grande «mietitrice» (almeno il 20 per cento) di assenze scolastiche. «Ho una figlia che soffriva di asma e di allergie varie — dice il maresciallo Gian Franco Stella, campione di fondo e attuale allenatore della squadra della Scuola Militare Alpina a Courmayeur — e a sei anni ha cominciato a calzare gli sci di fondo. D'inverno ora sta benissimo e al fondo non saprebbe rinunciare: d'altra parte quale sport, escluso il nuoto, è più adatto di questo per uno sviluppo armonico?'. La montagna, in ogni sua forma, è una grande amica per l'organismo: il bimbo non può non innamorarsene (chissà se Reinhold Messmer sarebbe il più grande alpinista di tutti i tempi se non avesse cominciato ad arrampicare alle scuole elementari) e anche un adulto (esclusi ovviamente casi ben circostanziati che solo un medico può diagnosticare) vi può trovare la panacea di tutti i mali. Quasi cent'anni fa, riformato alla visita di leva (e allora era una decisione spiacevole) Ettore Canzio si senti consigliare da un medico di curare sulle Alpi il fisico troppo gracile. Il giovane prese cosi sul serio la diagnosi che fondò il Club Alpino Accademico e diede a Torino, insieme con Adolfo Kind, il primo sci club d'Italia. Gigi Mattana

Persone citate: Adolfo Kind, Ettore Canzio, Gian Franco Stella, Reinhold Messmer, Vittorio Wyss

Luoghi citati: Courmayeur, Italia, Torino