Lungo telegramma di Breznev invita a «riordinare» il partito di Fabio Galvano

Lungo telegramma di Breznev invita a «riordinare» il partito Mosca saluta (e sembra approvare) il nuovo cambiamento al vertice Lungo telegramma di Breznev invita a «riordinare» il partito DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Un lungo e caloroso telegramma di Breznev a Jaruzelski sembra confermare i primi sintomi di approvazione sovietica alla nuova dirigenza polacca. Il messaggio, reso noto nel pomeriggio dall'agenzia Tass, saluta il nuovo segretario del poup come «fedele sostenitore dell'inviolabile amicizia fra Polonia e Urss», e lo invita ad arrestare l'erosione dell'autorità comunista in Polonia. Mosca fa sfoggio tuttavia di una nuova cautela. Quattordici mesi fa, quando Kania sostituì Gierek, Breznev descrisse il nuovo segretario del poup come «cam¬ pione del socialismo» ; in questo periodo, tuttavia, il Cremlino ha segnalato con crescente allarme l'arrendevolezza del leader polacco, e non pare quindi disposto ad esprimere analoghi apprezzamenti per il suo successore. Nel telegramma, Breznev esprime «la fiducia che in questo cruciale momento storico» Jaruzelski voglia «sfruttare il suo grande prestigio per riordinare le file del poup sulla base dei principi marxisti-leninisti, negli interessi di una difesa delle conquiste socialiste (...) contro le interferenze della controrivoluzione. per il superamento della crisi politica ed economica e per un rafforzamento della sovranità polacca sotto la guida del poup». Garantendogli «la comprensione e il sostegno del pcus e dello Stato sovietico», Breznev inneggia al rafforzamento dei «legami d'amicizia» fra i due partiti e i due popoli nell'ambito della «intera, indistruttibile comunità dei fraterni Paesi socialisti». E' un'esortazione a Jaruzelski affinché affronti con mano più ferma, rispetto alle incertezze di Kania, la sfida di .Solidarietà*. Iprimi atti di Jaruzelski, e le decisioni programmatiche adottate domenica dal plenum polacco, sembrano accordarsi con i desideri di Mosca, nell'interpretazione che viene data qui, e restituire al Cremlino la fiducia in uno sbocco più accettabile della crisi polacca. Lo si evince chiaramente dal lungo dispaccio con cui, a quasi 24 ore di distanza, la Tass ha rese note le decisioni del plenum di Varsavia, dal quale per la prima volta in molti mesi sembra emergere un orientamento che invano Mosca suggeriva da tempo, quello appunto verso una maggiore intransigenza nei confronti dei «controrivoluzionari» del sindacato autonomo. L'agenzia sovietica rileva, per esempio, l'impegno del comitato Centrale polacco a «opporsi risolutamente a tutte le attività delle forze controrivoluzionarie, in particolare a quelle rivolte contro le capacità difensive del Paese e contro le alleanze internaziona¬ li», e a «fare uso della legge per controllare le pubblicazioni e gli spettacoli». E non nasconde l'approvazione sovietica per le accuse che il poup ha rivolto a .Solidarietà, o la. soddisfazione per la richiesta di un alt a tutti gli scioperi. Il rilievo dato dalla Tass e dalla radiotelevisione al rinnovamento del vertice polacco contrasta con le poche righe che la Pravda aveva dedicato in mattinata all'avvenimento. Ma in un commento di politica internazionale, chiaramente scritto prima del plenum polacco, il giornale del pcus aveva ribadito la sua intransigenza di sempre, affermando che Mosca non avrebbe tollerato cambiamenti in grado di alterare il sistema polacco o la collocazione di Varsavia nell'ambito della comunità socialista. La Tass aveva estratto e sottolineato, di quel lungo articolo, la parte relativa alla Polonia, che riproponeva in pratica le linee della .dottrina Breznev», detta anche della .sovranità limitata». Ora Mosca spera che con Jaruzelski il poup riesca ad arrestare la progressiva ritirata cui Kania si era rassegnato. Il Cremlino sa che il nuovo segretario polacco è fautore di una linea contraria al confronto traumatico con .Solidarietà», e in effetti un uomo come Olszowski avrebbe fatto più comodo ai sovietici; ma sa anche che, in questa fase della crisi, Jaruzelski non può commettere gli stessi errori di Kania, e tenterà quindi di dare qualche soddisfazione alla .linea» indicata da Mosca. Fabio Galvano