La Francia di Mitterrand abolirà la scuola privata?

La Francia di Mitterrand abolirà la scuola privata? PREOCCUPAZIONE PER DUE MILIONI DI ALLIEVI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Nella Francia socialista, per due milioni di allievi delle scuole private e per le loro famiglie, si profila all'orizzonte l'incubo di una «nazionalizzazione». Nel programma elettorale del candidato Mitterrand si leggeva infatti che la presidenza socialista avrebbe instaurato «un grande servizio pubblico unificato e laico'. Ora Mitterrand è all'Eliseo da cinque mesi e per quanto apparentemente nessuna misura «discrimmatrice» sia stata presa dal ministro dell'Educazione, Savary. la polemica sul futuro dell'insegnamento «libero» (che in Francia è al 98 per cento confessionale) è stata prepotentemente rilanciata dall'inizio del nuovo anno scolastico. Che cosa sta succedendo? Secondo le rivelazioni di alcuni giornali, a metà luglio un telegramma del ministero dell'Interno avrebbe chiesto ai prefetti di sospendere i contributi economici che consentono il funzionamento delle scuole private sotto contratto d'associazione con lo Stato. Questo porterebbe allo strangolamento finanziario dell'insegnamento cosiddetto •libero» in Francia e all'instaurazione forzosa di quel 'Servizio pubblico unificato e laico, preconizzato dall'Eliseo. In realtà, le autorità si trincerano per il momento dietro motivi amministrativi e giuridici per spiegare il loro atteggiamento, mentre ufficialmente, nel bilancio del ministero della Pubblica Istruzione per il 1982. il ministro Fabius sembra dare piena soddisfazione all'insegnamento privato. Infatti, mentre le spese per l'educazione nazionale (il servizio pubblico) vengono aumentate del 15 per cento, i fondi destinati al par¬ La Francia di Mitterrand abolirà la scuola privata? ziale funzionamento dell'insegnamento privato sono aumentati del 22 per cento rispetto all'anno scorso. Questo provvedimento si presta, in realtà, a una doppia interpretazione: più il contributo dello Stato aumenta, più cresce la dipendenza dell'insegnamento privato e, parallelamente, s'accentua la logica dell'integrazione. Per il momento, comunque, l'episcopato che sovrintende all'insegnamento privato non ha motivi di lagnarsi, salvo che per la sospensione dei contributi municipali per il funzionamento delle scuole in alcune regioni rette da amministrazioni di sinistra. Ma restano le apprensioni per un avvenire che potrebbe essere non remoto. Il presidente della Conferenza episcopale, mons. Etchegaray. al termine di un colloquio all'Eliseo con Mitterrand, ha affermato che • non sì è ancora allo stadio delle trattative, ma soltanto dell'esplorazione', precisando che -i cattolici vogliono contribuire positivamente al rinnovamento pedagogico e istituzionale della scuola'. vato é stato disciplinato dalla legge Debrè del 1959 e dalla successiva legge Guermeur che regola i rapporti con lo Stato. Eccettuata una piccola minoranza di scuole che non beneficiano di alcun contributo pubblico, gli istituti privati possono essere legati allo Stato da un 'Contratto semplice' o da un «contratto d'associazione'. Il primo stipula che il potere pubblico paga gli insegnanti ma non partecipa alle spese di funzionamento delle scuole.

Persone citate: Debrè, Etchegaray, Fabius, Mitterrand, Savary

Luoghi citati: Francia, Parigi