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Contro la fame fiaccolata a Roma Migliaia di persone hanno sfilato da piazza del Quirinale alla sede Fao Contro la fame fiaccolata a Roma DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Con una grande fiaccolata, in cinquemila hanno sfilato ieri sera dalla piazza del Quirinale alla sede della Fao per chiedere che i Paesi ricchi si decidano veramente a lottare contro la fame che fa strage nei Paesi poveri. La manifestazione, organizzata dai radicali del «Comitato per la pace, la vita e il disarmo», ha ottenuto l'adesione del partito comunista, del segretario liberale Zanone, e di decine di parlamentari democristiani, comunisti e socialisti, scrittori, intellettuali, artisti, scienziati. Craxi, al quale il comitato aveva rivolto l'invito ad aderire, non ha risposto. Ha inviato la sua solidarietà alla manifestazione anche la deputata repubblicana Susanna Agnelli. Era presente l'on. Bassanini, per la Lega dei socialisti. Alla testa del corteo c'era Marco Pannella, smagrito ed abbronzato, che, giunto al 45° giorno di digiuno, ha deciso di concedersi una pausa di tre giorni per «vendere più cara la pelle». « Questa pausa — ha spiegato il deputato europeo — mi consentirà di tirare avanti ancora per una quindicina di giorni. Avrò così l'opportunità di andare a Cancun per continuare la battaglia assieme ai compagni del Terzo Mondo» A Cancun, nel Messico, si terrà da giovedì un convegno dei capi di Stato di alcuni Paesi (l'Italia è stata esclusa; i Paesi dell'Est non partecipano) Davanti alla Fao una delegazione ha offerto delle spighe di grano al vicepresidente dell'organismo internazionale che si occupa degli aiuti all'agricoltura nei Paesi in via di sviluppo. I radicali hanno spiegato ancora una volta che il problema alimentare non dipende tanto dalla mancanza di risorse sulla terra quanto dalla loro cattiva distribuzione: i Paesi sviluppati dispongono di alimenti che superano del 30 per cento le loro necessità, mentre quelli poveri sono al di sotto della semplice sopravvivenza. Roma. Fra i partecipanti alla marcia contro la fame nel mondo, da sinistra Marco Pannella, Adelaide Aglietta, Emma Bonino, il sindaco di Roma Vetere e Giorgio Benvenuto