E' l'anno del trionfo per le tavole a vela

E' l'anno del trionfo per le tavole a vela E' l'anno del trionfo per le tavole a vela In Italia ne sono state vendute venticinquemila - Molto interesse anche per le barche da crociera - Flessione degli scafi sotto i 6 metri dal nostro inviato speciale GENOVA — .In sei giorni vi facciamo marinai* promet te un'agenzia romana speda lizzata nelle patenti nautiche. Occorrono, al contrario, molti anni per imparare l'arte della navigazione e per distinguere tra barca e barca; molti di più per diffondere una cultura marinara che in Italia mancava. Il ventunesimo salone internazionale segna, sotto questo aspetto, una svolta apprezzabile. Esaminiamo sinteticamente i progressi in alcuni settori. Vela da crociera — Si sta dissolvendo l'equivoco della « borco che vince*. Gli scafi disegnati e costruiti per le regate non sono più preponderanti; diversi cantieri sopravvissuti alla crisi puntano esplicitamente sulla barca veloce ma sicura, durevole, comoda. Al di sopra dei 9 metri di lunghezza si fa un discorso chiaro. La barca da crociera è offerta come alternativa alla casa per vacanze al mare, con due vantaggi: costa meno, è mobile e consente di trascorrere le settimane di liberta su mari puliti, in ambienti naturali incontaminati. Una barca da crociera lunga 11 metri, capace di ospitare con ogni comodità sei-sette persone, costa la metà di un modesto appartamento in una congestiona tissima stazione balneare Tra le novità 1981 ecco il .Comet 111»: lungo 11,05, dislocamento chilogrammi 6300, motore diesel entrobordo da 24 o 35 cavalli, serbatoio con 500 litri d'acqua, eccezionale abitabilità interna (sino a 11 cuccette con due bagni), circa 80 metri quadrati di vela tra randa e fiocco, prezzo di listino sui 90 milioni Iva compresa. Più grande ancora il «Co met 14» a medio dislocameli to, lungo 14 metri; con tre cabine separate e tre bagni è una barca da lunghe crociere anche una vera e propria residenza al mare nei perìodi invernali (al salone si trovano gli impianti di riscaldamento tra innumerevoli accessori). Bella e seria barca da crociera è il 13 metri derivato dallo stampo del -12,70 Alpa* esposto dal cantiere del Trasimeno. Da segnalare in questa categorìa anche il .CBS 34», il nuovo -show* del cantiere Barberis, lo svedese .Sivede 38» (metri 11,40) disegnato da Elvstrom e molto interessante sia per le soluzioni tecniche anticonformiste (la larghezza limitata a 2,80, il fiocco autovirante) che per l'accuratezza delle finiture eseguite in Italia dalla «Adria Yacht» di Rimini. Si contano a decine altre barche da crociera sopra i 9 metri; sarebbe impossibile un elenco com pleto. Tavole a vela — Un trionfo addirittura invadente. Que sfanno se ne sono vendute in Italia 25 mila. Con deriva e senza, larghe e strette, con più vela o meno vela, bianche e colorate (ahimè, cominciano a coprirsi di scrìtte pubblicitarie) occupano nel padiglione della vela larghi spazi sottratti a cantieri che un tempo esponevano scafi più importanti. I prezzi sono aumentati: più di un milione e si resta sbalorditi. Vela minore — Flessione negli scafi sotto i 6 metri, quelli che sembravano destinati al successo perché esenti da pastoie burocratiche. Troppi «mini cabinati» si sono rivelati insoddisfacenti pur avendo in comune con barche più grandi il difetto di esigere un posto fisso in porto. Tengono bene le barche medie, dai 7 ai 9 metri Novità tecniche — Tra le tante scegliamo quella che interessa chi ha il problema di navigare con equipaggi non molto esperti. Si tratta del .rullaranda», un sistema che consente di avvolgere la randa dentro una grossa guaina a tubo applicata sulla parte poppiera dell'albero. In 20 secondi si può passare dalla randa intera alla randa completamente avvolta, regolando la superficie esposta al vento senza uscire dal pozzetto. L'apparecchio è prodotto dalla . Ba.Mar.. di Forlì. Porti e spiagge attrezzate — Altro segno di maturità la presa di posizione del presidente della Ucina-Consor- nautica, Giorgio Adreani, sul problema dei porticcioli. Riconosciuta l'impossibilità di costruire approdi per tutte le barche di qualsiasi dimensione esistenti e prevedibili (si dovrebbero realizzare subito 758 porti...) Adreani si è pronunciato a favore di una programmazione degli approdi turistici, tenendo anche conto dei fattori ambientali, e della creazione di «spiagge attrezzate» o di semplici rifugi. Quel che Italia Nostra proponeva da anni viene oggi chiesto dai massimi responsabili del settore. La nautica non inquinante, come la vela, potrebbe trarne respiro. . Mario Fazio

Persone citate: Adreani, Alpa, Barberis, Giorgio Adreani, Mario Fazio

Luoghi citati: Forlì, Genova, Italia, Rimini