In pericolo 900 posti di lavoro alla Irt (Telefunken) di Milano di Marco Borsa

In pericolo 900 posti di lavoro alla Irt (Telefunken) di Milano Lo stabilimento produce televisori a colori della Aeg tedesca In pericolo 900 posti di lavoro alla Irt (Telefunken) di Milano L'azienda, che ha 1780 dipendenti, ha annunciato l'intenzione di avviare i licenziamenti MILANO — La Irt, uno stabilimento per la produzione di televisori a colori della Aeg Telefunken tedesca, ha annunciato ieri mattina ai sindacati che intende avviare le procedure per il licenziamento di circa 900 dipendenti su un totale di 1780 occupati. Lo hanno riferito fonti sindacali precisando che la motivazione fornita dall'azienda è la crisi di mercato nel settore che impone un drastico ridimensionamento della capacità produttiva. La Irt nel 1979 ha fatturato circa 95,5 miliardi con un utile di 390 milioni fabbricando televisori a colori che vengono distribuiti dalla Aeg Telefunken Italia il cui fatturato commerciale, sempre nel 1979, è stato di circa 186 miliardi. Il provvedimento non ha colto del tutto alla sprovvista il sindacato che da mesi premeva per ottenere chiarimenti dall'azienda sui programmi di produzione e sugli obiettivi di mercato senza ottenere risposte soddisfacenti. 'Avevamo il sospetto che ci fosse qualcosa di grosso nell'aria» dice un portavoce della Firn milanese. Secondo il sindacato un cosi drastico taglio della manodopera non si giustifica solo con la crisi di mercato ma prelude ad una vera e propria uscita di scena della Aeg dall'Italia, forse nel quadro di accordi di spartizione delle aree di influenza con la Zanussi di Pordenone, il maggior potenziale produttore italiano di televisori a colori, per anni socio della stessa Aeg (che usci dal capitale Zanussi nel 1978), legato ancora oggi ai tedeschi da importanti accordi commerciali nel campo degli elettrodomestici. •Abbiamo l'impressione» dice Domenico Martino, responsabile elettronica di consumo della Firn di Milano -che la decisione Aeg non sia altro che il risultato dell'accordo con la Zanussi per lasciarle l'intero Mediterraneo». Alla Regione, che ha convocato per oggi le due parti su sollecitazione del sindacato, verranno chiesti chiarimenti in merito, allo scopo di individuare le successive iniziative volte a bloccare i licenziamenti. •Da tempo» dice ancora Martino «il sindacato chiede un piano che coinvolga oltre alle aziende nazionali anche le multinazionali e riteniamo che il problema dei dipendenti Aeg in Italia vada inquadrato in questa logica». Il sindacato pensa in particolare all'iniziativa, smentita dal ministero dell'Industria, di costruire in Italia un polo nazionale per i televisori a colori attorno alla Zanussi con il supporto finanziario della Gepi. La crisi di mercato, dovuta al fatto che ad una domanda calante risponde un'offerta male organizzata e di dimensioni insufficienti sotto il profilo aziendale, ha già portato nei mesi scorsi alla virtuale chiusura della Grundig e al concordato preventivo di aziende fornitrici come la Banfi Miesa, produttrice di sub-assiemi. Marco Borsa

Persone citate: Banfi, Domenico Martino

Luoghi citati: Italia, Milano, Pordenone