Cauto, casto, corretto il sesso della Rai

Cauto, casto, corretto il sesso della Rai Cauto, casto, corretto il sesso della Rai Senza intoppi ha esordito l'altra sera l'inchiesta sulla sessualità Essere donna essere uomo, e stasera ci sarà la seconda puntata, sempre sulla rete 2 fra le 23,30 e mezzanotte. L'iniziativa della Rai può essere valida, sebbene molto tardiva. Comunque si ribadisce qui quello che si è detto presentando la trasmissione, che non era il caso di nasconderla cosi, in fondo alla serata, in una fascia oraria che vede la platea decimata (e con una parte del pubblico che emigra verso le private). Si è voluto sottrarre il programma ai minori? Ma se è per questo, l'infelice collocazione è stata inutile. Prendiamo la puntata di esordio: un discorso generale sulla sessualità, sulla presenza della sessualità nella vita dell'uomo e nei suoi rapporti con gli altri, e poi un discorso sui primissimi aspetti della sessualità nell'esistenza di un neonato e nella sua dipendenza dalla madre. Bene, un ragazzino spettatore non avrebbe capito nulla perché la trasmissione è chiara e ordinata ma richiede al pubblico una certa preparazione e soprattutto la capacità di stabilire nessi e tirare conseguenze. Se tra il pubblico ci sono dei ragazzi più grandi, la questione non cambia: il linguaggio è cosi cauto e casto e le immagini sono cosi corrette (si vedrà stasera un fuggevole accenno di amplesso) e cosi avulse da qualsiasi contesto inquietante, che anche dei ragazzi, se non si addormentano, possono ascoltare l'austera lezione sul sesso (e più ancora che sul sesso, sull'amore, sull'affetto, sul dare e sul ricevere nell'ambito familiare e sociale). Quanto all'efficacia di tale lezione, se è accettabile, se è veramente divulgativa, o se è troppo lacunosa, si facciano avanti gli esperti e dicano la loro. u. bz.