Il Piemonte accende il sole

Il Piemonte accende il sole Parte il progetto «Ignitor» che porterà all'energia pulita Il Piemonte accende il sole Una temperatura di 70 milioni di gradi per innescare il processo di fusione nucleare - La Regione indica il sito a Saluggia presso la Sorin - Tre anni di lavoro Quattro fisici di fama internazionale al tavolo della giunta piemontese: i professori Coppi, che si divide tra il Mit americano e Pisa; Fublni e De Alfaro, dell'Università di Torino, ma ora al Cera di Ginevra; Rasetti, del Politecnico. Motivo: l'annuncio dato dal presidente Enrietti e dagli assessori Ferrerò, Salerno e Rivalta che il progetto Ignitor è stato affidato al Piemonte. L'ideatore è il prof. Coppi. Ne abbiamo già parlato più volte, ma descriviamo , con le parole dello stesso Coppi, questo progetto che si propone di ricavare energia pulita dalla fusione nucleare. « L'esperimento si colloca nell'ambito degli studi sul comportamento del plasma ad alta temperatura e densità. Per plasma si intende lo stato in cui la materia atomica è totalmente ionizzata e l'energia è distribuita sui gradi di libertà degli elettroni e dei nuclei. Si tratta di uno stato della materia non presente naturalmente sulla Terra, ma che si trova nelle stelle'. Aggiunge: «Lo reazione nucleare di fusione è l'opposto di quella di fissione: mentre in quest'ultima un atomo pesante (uranio) libera energia frantumandosi in due frammenti la somma delle cui masse è minore della massa del nucleo originario, nella fusione due nuclei molto leggeri liberano energia fondendosi in un unico nucleo la cui massa è leggermente minore della somma dei due nuclei originari». In genere si usano deuterio e tritio, isotopi dell'idrogeno, 'disponibili in quantità praticamente illimitata nell'idrogeno che si può ricavare dall'acqua del mare». L'nnesco del processo di fu sione richiede che 'deuterio e tritio vengano portati in uno stato ionizzato, cioè plasma, ad altissima temperatura e con una densità tale che il numero delle collisioni fra i nuclei sia così alto da rendere molto elevata la probabilità di reazione». I fisici hanno calcolato una temperatura di 70 milioni di gradi e una densità di 100 mi la miliardi di nuclei per centimetro cubo, -mantenute per un secondo». Ed è ciò che Ignitor si propone. E' come accendere un sole artificiale e questo sole dovrebbe accendersi a Saluggia, nel comprensorio Sorin. Questo infatti è il sito che la Regione —dicono Enrietti e Ferrerò — propone, per una pluralità di motivi. Primo, ha già tutte le autorizzazioni del Cnen per esperimenti di questa portata; secondo, ci sono già i locali, facilmente adattabili; terzo, importantissimo, a pochi chilometri, cioè a Ron- dissone, arriva l'energia elettrica in quantità necessaria per innescare il processo. «Per tutte queste ragioni — dice Ferrerò — noi proponiamo tale sito alla società che stiamo costituendo e alla quale hanno già aderito la Federazione e l'Unione degli industriali, la Finpiemonte e alla quale sollecitiamo anche la Lombardia». «Perché questo progetto — aggiunge Enrietti — non l'abbiamo sostenuto per motivi. diciamo così, campanilistici; intendiamo coagulare intorno ad esso il mondo scientifico e industriale nazionale». Salerno, assessore all'Energia, ha avuto gli opportuni contatti col Cnen su questo progetto, •nell'ambito della convenzione che firmeremo a giorni per una collaborazione nel settore energetico». Tempi di realizzazione? Il consorzio o società, dice Ferrerò, impegnerà da 6 a dodici mesi per il progetto operativo, poi ci vorranno due anni per la realizzazione. Infine verrà il momento della verità sulla fusione nucleare. Che l'esperimento abbia risonanza mondiale lo dimostrano le lettere che Coppi e Fubini ricevono da colleghi tedeschi, inglesi, emericani, cinesi, giapponesi. »Anzi in Giappone — conclude Fubini — stanno studiando qualcosa di analogo». Domenico Garbarino