Impiegata Italsider fra i 7 br di Genova

Impiegata Italsider fra i 7 br di Genova Il loro fermo tramutato in arresto Impiegata Italsider fra i 7 br di Genova DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GENOVA — La procura della Repubblica di Genova ha trasformato in arresti sette degli otto fermi di presunti brigatisti rossi, effettuati nei giorni scorsi. L'ottavo fermato per il momento resta a disposizione della «Digos». I sette arrestati, cinque uomini e due donne, non sono elementi di spicco del movimento terroristico clandestino. Si tratta di aderenti e simpatizzanti dell'area di «Autonomia operaia», ritenuti responsabili di azioni intimidatorie (per lo più incendiarie) compiute nel periodo 1976-'78, con l'intento forse di fiancheggiare le imprese sanguinose della colonna genovese, poi distrutta urranno e mezzo fa in via Pracchia. Questi i nomi degli arrestati: Giancarlo Favetta, 28 anni, facchino ai mercati generali. Enrico Franzoni. 26 anni, disoccupato. Attilio Guarniero 27 anni, fattorino in una azienda di trasporti. Diego Leofonte. 27 anni, impiegato comunale. Rigel Polani, 28 anni, impiegato in una concessionaria automobilistica di Genova-Sampierdarena, Luciana Albites, 26 anni, maestra disoccupata, e Enrica Casini. 31 anni, impiegata all'ltalsider. Secondo una prima, sommaria ricostruzione dei fatti, collegati alle indagini e agli interrogatori degli arrestati durante i giorni di fermo, risulterebbe che il gruppetto avrebbe partecipato a due attentati incendiari contro «Il Lavoro, e «Avvenire», a un lancio di bottiglie molotov contro la biblioteca della curia arcivescovile, contro il portale dell'abside della chiesa delle Vigne, nel centro storico, e contro la porta della caserma dei carabinieri nel quartiere residenziale di Carignano. L'ultima operazione della «Digos» insomma tende a ricostruire i rapporti tra i vari gruppuscoli dell'ultrasinistra a Genova, nel momento in cui le Brigate rosse seminavano il terrore in città. ■

Persone citate: Enrica Casini, Enrico Franzoni, Giancarlo Favetta, Luciana Albites, Polani

Luoghi citati: Carignano, Genova