Mentre Khamenei trionfa altri 129 fucilati in Iran di Igor Man

Mentre Khamenei trionfa altri 129 fucilati in Iran Il neopresidente è stato eletto con il 95% dei voti Mentre Khamenei trionfa altri 129 fucilati in Iran TEHERAN — Plebiscitario, secondo le facili previsioni, il successo elettorale di Ali Khamenei: è stato eletto presidente dell'Iran con il 95 per cento dei suffragi. I risultati definitivi delle votazioni non sono ancora noti, ma ormai è stata scrutinata quasi la totalità delle schede, incluse quelle dei 60 seggi elettorali all'estero. Il segretario del partito della repubblica islamica ha ottenuto 16.007.972 voti su 16.846.996 scrutinati. Agli altri candidati sono andate le briciole: il ministro dell'Istruzione Parvareh ha avuto 341 mila voti, il ministro dell'Energia Ghaffuri Fard 68 mila, l'ex viceministro degli Interni Zavarei appena 62 mila. Solo 350 mila i voti nulli. L'affermazione di Khamenei è stata particolarmente schiacciante a Teheran. Khamenei ha 42 anni, è figlio di un religioso sciita e, secondo la biografia ufficiale, ha svolto attività politiche in seno ai movimenti islamici iraniani fin da giovanissimo. Arrestato sei volte, ha passato quattro anni nelle carceri dello Scià, accusato di attività sovversiva. E" noto in Occidente per i suoi infuocati sermoni, pronunciati impugnan¬ do un fucile mitragliatore durante la preghiera di massa del venerdì nel recinto dell'Università di Teheran. La sua attività di predicatore è stata interrotta il 27 giugno scorso quando rimase vittima di un attentato: un ordigno nascosto in un registratore portatile esplose mentre stava tenendo una conferenza. Dopo una lunga degenza ospedaliera, Khamenei, rimasto gravemente menomato al braccio destro, non ha più ripreso il posto di «imam del venerdì» a Teheran ed è stato nominato segretario generale del «partito della repubblica islamica», di cui è uno dei cinque fondatori. La sua candidatura alla presidenza della repubblica è stata sostenuta dal partito unico confessionale e da tutto il clero sciita, che ha svolto un'attiva propaganda in suo favore. Neppure il rituale delle elezioni presidenziali, tuttavia, ha interrotto l'attività dei plotoni di esecuzione e la catena di incidenti tra miliziani del regime ed oppositori di Khomeini. Altri 129 avversari dell'attuale regime sono stati giustiziati nelle ultime 24 ore. Nel solo penitenziario di Evin. a Teheran, ne sono stati passati per le armi sessantuno. Tutte le vittime appartenevano ai «mujaheddine khaly». l'organizzazione filo-marxista che ha dichiarato guerra a Khomeini ed ai suoi collaboratori. Altri sessantasei esponenti dell'opposizione sono stati giustiziati in diverse città del paese; trenta sono caduti in Isfahan. Con i morti di queste ultime 24 ore salgono a 1195 i nemici di Khomeini giustiziati in Iran dalla fine di giugno ad oggi. (A pagina 4: «Il califfato di Teheran», di Igor Man).

Persone citate: Ali Khamenei, Evin, Fard, Khamenei, Khomeini

Luoghi citati: Iran, Teheran, Teheran ? Plebiscitario