Il postino suona 2 volte ma non turba il pubblico di Liliana Cavani

Il postino suona 2 volte ma non turba il pubblico IL FATTO: Rafelson e Cavani, registi per discutere Il postino suona 2 volte ma non turba il pubblico «La peHe» di Liliana Cavani e «Il postino suona sempre due volte» di Bob Rafelson sono arrivati da pochissimi giorni nei cinema di prima visione di Torino, accompagnati da una certa fama di scandalo per la violenza e il crudo realismo di alcune scene. Come reagiscono gli spettatori torinesi? Ci siamo appostati all'uscita del Reposi per sentire «a caldo» le impressioni di chi aveva appena visto «La Pelle». Turbati? «Per niente», rispondono decisi due giovanissimi, 17 anni lui, 15 lei. Eppure 11 film non lesina le atrocità. «E allora? Sono scene giuste, servono a spiegare l'orrore della guerra, com'era Napoli in quel periodo». Meno imperturbabile un fotografo quarantenne. Ha ancora negli occhi l'immagine dell'uomo schiacciato dal carro, armato: «La Cavani poteva evitarla. Questo film spesso costringe lo spettatore a voltare la testa dall'altra faccia. Mi ha dato fastidio anche la scena delle madri che vendo¬ no i bambini. Certo, era una realtà tremenda, ma non so, mi sembra che qualche momento sia artificioso, eccessivo». Ancora diversa è la reazio- ne di una spettatrice. «Nessuno scandalo, la guerra era proprio così. Io che l'ho vista lo so» ci dice una casalinga cinquantaduenne. «iVon è riprovevole mostrare certe cose, è invece vergognoso che siano accadute. E poi il film è meno crudele del libro: Malaparte ha scrittopagine terribili». Al Nuovo Romano, i primissimi spettatori che venerdì hanno visto «Il postino suona sempre due volte» sono più concordi. La storia dei due amanti maledetti (e sfortunati), tratta dal libro di Cain, non ha scandalizzato quasi nessuno. Frank (Jack Nlcholson) e Cora (Jessica Lange) si prendono furiosamente sul tavolo della cucina senza provocare eccessivi turbamenti. Secondo una decina d'intervistati il film è bello, la violenza di certe scene sessuali giustificata, se non necessaria. Un anziano signore, invece, è amareggiato: «Due ore di brutture e di massacri. Questi film americani sono tutti uguali. Meglio i nostri italiani», s. r. b.

Persone citate: Bob Rafelson, Cain, Cavani, Cora, Jack Nlcholson, Jessica Lange, Malaparte, Rafelson

Luoghi citati: Napoli, Torino