Il sole è ritornato a splendere sul mare di fango e desolazione

Il sole è ritornato a splendere sul mare di fango e desolazione Le operazioni di soccorso sulla costa laziale, colpita dall'uragano Il sole è ritornato a splendere sul mare di fango e desolazione Trecento vigili del fuoco e 250 militari impegnati nelle zone sconvolte dal fortunale - Recuperato il cadavere di un'altra vittima, travolta dalla piena del fiume Mignone - A Santa Marinella (dove sono morte quattro persone) si cerca ancora un disperso -1 danni sono incalcolabili - Distrutte serre e coltivazioni di fiori mare dove si è inabissato l'automezzo, ma sinora le ricerche non hanno avuto esito. A coordinare le operazioni è stato chiamato l'ingegner Pastorelli, comandante dei vigili del fuoco di Roma: sotto il suo controllo, circa trecento vigili sono ancora impegnati a riportare la tranquillità nelle zone sconvolte dal fortunale di fine estate che si è abbattuto su tutta la regione. La maggior parte delle forze è concentrata a nord di Roma, nella zona di Santa Marinella, altre a sud, fra Ostia e Fiumicino; un terzo reparto sta operando all'interno, nella zona compresa fra i monti della Tolfa e il lago di Bracciano, dove, ieri mattina, è stato recuperato il corpo senza vita di un'altra vittima: Maria Santa De Crescenzo, di 47 anni, travolta venerdì dalla piena del fiume Mignone. Il ritrovamento è avvenuto alle dieci del mattino: il corpo era a poca distanza dal luogo in cui la donna fu vista l'ultima volta prima di essere ingoiata dal vortice di acqua. I danni, in tutta la regione, ROMA — Il ritorno del sole ha agevolato sul litorale laziale le operazioni di soccorso: per tutta la giornata di ieri e durante la notte fra venerdì e sabato i vigili del fuoco hanno lavorato per liberare dall'acqua abitazioni, negozi e locali allagati. Una buona mano l'hanno data i militari dell'esercito intervenuto con duecentoquaranta genieri e 74 automezzi fra cui mezzi speciali come escavatrici, ruspe, ribaltabili e motopompe. Alcuni pullman militari, inoltre, sono stati impiegati di rinforzo sulle linee civili per il collegamento Civitavecchia-Roma. La situazione, dunque, sta tornando lentamente alla normalità, soprattutto nella zona più colpita, compresa fra Santa Marinella e Civitavecchia, dove oltre che i danni maggiori si sono contati quattro morti e un disperso. Claudio Fossati, dipendente della casa editrice «Fabbri», scomparso in mare, travolto dalle acque del torrente Sciatamene, mentre era alla guida di un furgoncino, non è stato ancora ritrovato. Pare, però, che i vigili del fuoco abbiano già individuato il tratto di sono incalcolabili: sì parla di miliardi anche se è impossibile al momento poter quantificare con esattezza l'entità delle perdite. Le colture della fascia costiera a nord di Roma sono andate completamente distrutte: le serre e le coltivazioni di fiori che, numerose, sorgono nei pressi di Santa Marinella sono state irrimediabilmente spazzate via dall'uragano. Danni ingenti si lamentano anche all'interno, nella provincia di Viterbo, e nel territorio dei castelli romani, specialmente nelle zone attorno a Velletri e Rocca di Papa. Anche qui danni più ingenti riguardano il settore dell'agricoltura: i raccolti delle olive e dell'uva sono rimasti totalmente compromessi. Anche per quanto riguarda gli immobili danneggiati dal maltempo è difficile dare una immediata valutazione schiere di tecnici comunali, con l'ausilio dei vigili del fuoco, sono impegnati da ieri nelle verifiche di abitabilità degli edifici disastrati. A Civitavecchia una quarantina di famiglie rimaste senza tetto sono state alloggiate, per iniziativa del Comune, in alberghi cittadini. A Santa Marinella (dove, soltanto nel complesso della •Repubblica dei ragazzi», danni ammontano a un miliardo di lire) si sono avuti problemi anche nell'approv vigionamento idrico. Una in filtrazione di terriccio avvenuta alla sorgente ha indotto il Comune a immettere nell'acquedotto acqua proveniente da un pozzo non potabile e che quindi per poter essere usata deve essere sottoposta a bollitura. Più confortante appare invece la situazione viaria. Dopo un'accurata ispezione effettuata lungo i trenta chilometri di strada ferrata danneggiata, la linea ferroviaria Roma - Genova - Torino è stata ripristinata, anche se, più che altro per motivi di prudenza, i treni continuano a registrare qualche lieve ritardo. La strada statale Aurelia, invece, è ancora interrotta al chilometro 58,600 per la inagibilità di un ponte: il traffico è stato deviato sull'autostrada Roma-Civitavecchia, che è tornata ad essere normalmente percorribile in tutti e due i sensi di marcia. Intanto della situazione di disagio delle popolazioni colpite dal nubifragio si sono fatte interpreti presso la Regione alcune forze politiche. A muoversi per primi sono stati i comunisti i quali hanno chiesto, con un telegramma indirizzato al presidente del Consiglio e al presidente della giunta regionale, 'l'immediata convocazione del comitato regionale per la protezione civile allargato ai sindaci dei Comuni colpiti dal nubifragio di venerdì scorso*. Scopo della riunione è quello di esamina re — affermano i comunisti in una nota — • la grave situazione e predisporre un immediato piano di intervento che preveda l'adozione di misure urgenti per il ripristino delle strutture danneggiate nonché per il risarcimento dei dannU. Il gruppo comunista chiede inoltre il «riconoscimento di zona colpita da grave calamità naturale» da parte del governo e la discussione dei provvedimenti da adottare nella seduta del Consiglio regionale prevista per il prossimo 8 ottobre. Su questo argo mento il gruppo consiliare co munista ha preannunciato anche una mozione. r. c, Santa Marinella. Dopo il nubifragio sul litorale la situazione torna alla normalità (Tel. Ansa)

Persone citate: Aurelia, Claudio Fossati, Maria Santa De Crescenzo, Mignone, Pastorelli