Reagan decide per i prossimi 5 anni il maggior riarmo della storia Usa di Ennio Caretto

Reagan decide per i prossimi 5 anni il maggior riarmo della storia Usa A due giorni dall'incontro Haig-Gromyko, domani l'annuncio ufficiale Reagan decide per i prossimi 5 anni il maggior riarmo della storia Usa Superbombardiere atomico B-l, missili mobili intercontinentali MX, aereo invisibile, nuovo missile antimissile, Trident-2, rete di sili sotterranei - Comunicazioni agli alleati europei e al Cremlino - L'Urss negozierà? DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — A 48 ore dai colloqui Haig-Gromyko, Reagan ha ordinato il più massiccio riarmo della storia americana. Ha deciso di fare costruire il superbombardiere atomico B 1, il missile mobile intercontinentale MX, e il cosiddetto aereo invisibile, o Stealth. Ha inoltre stabilito di accelerare lo sviluppo di un nuovo missile antimissile, del Trident-2 per la Marina, e di un sistema di silos sotterranei per armi future. Il direttore dell'ufficio stampa della Casa Bianca, Gergen, ha dichiarato che nessun presidente ha mai preso «tante decisioni insieme, e così importanti per la sicurezza nazionale». Gli ordini di Reagan sono stati anticipati ieri dalla Washington Post, e in parte rettificati, ma non smentiti, dalla Casa Bianca. Gergen ha precisato che il Capo dello Stato li renderà pubblici domani in un discorso a Filadelfia. Il Dipartimento di Stato ha preparato una comunicazione urgente per gli alleati europei e una per l'Urss. I messaggi dovrebbero essere firmati e inviati ai vari governi oggi. Essi spiegano, tra l'altro, che il riarmo è destinato a colmare «la finestra di vulnerabilità» apertasi nell'arsenale nucleare della Nato, a ristabilire cioè l'equilibrio strategico alterato dall'Urss. La Casa Bianca ha sottolineato che il massiccio riarmo, per il quale è previsto un investimento di 1500 miliardi di dollari in cinque anni, non preclude il dialogo tra le superpotenze. A suo parere, è anzi l'unica garanzia che l'Urss non approfitterà del suo imminente vantaggio, e accetterà invece di negoziare. Nel messaggio agli alleati, il governo Reagan fa presente che sono ormai spirati il trattato contro i missili-antimissili e quello sulla limitazione delle armi strategiche (Salt-l), mentre il Salt-2 firmato da Carter e Breznev nel giugno del '79 non è mai stato ratificato. Ribadisce inoltre la volontà di negoziare la riduzione delle armi di teatro in Europa. Sulle decisioni di Reagan sono sinora emersi i seguenti particolari. Del B 1, che era stato scartato da Carter, saranno costruiti 50 esemplari entro il 1986, al prezzo di 200 milioni di dollari ciascuno. Se per allora lo Stealth o aereo invisibile sarà a buon punto, non ne verrà prodotto più nessuno; in caso contrario, ne saranno montati altri 50. Degli MX, approvati ma non introdotti da Carter, ne saranno costruiti 100, sempre entro il 1986, da spostare a brevi e irregolari intervalli in circa mille silos sotterranei, situati in aree demaniali nel Nevada e nello Utah. Nel progetto di Carter, il numero degli MX doveva essere enormemente superiore. Reagan lo ha ridotto per permettere al Pentagono di concentrarsi sul cosiddetto «missile comune», una versione dell'MX impiegabile, oltre che a terra, anche sugli aerei e sulle navi. Protetti da uno stretto riserbo sono ancora i particolari sul missile antimissile, sul Trident-2, sulla rete di silos sotterranei per armi future. Si sa invece che il presidente Reagan ha ordinato anche l'ammodernamento del «comando presidenziale» in caso di conflitto, ossia del sistema strategico di comunicazioni che farebbe perno su uffici volanti, a cominciare da quello della Casa Bianca. Stando a indiscrezioni trapelate dal Pentagono, il ministro della Difesa, Weinberger, avrebbe preferito rinviare il progetto degli MX, nella convinzione che esso diverrebbe obsoleto al momento dell'entrata in funzione dei missili antimissili. Le scelte del Capo dello Stato americano provocheranno senza dubbio aspre polemiche in Europa, dove già la messa a punto della bomba N è stata denunciata da vari gruppi come un'.inutile provocazione» nei confronti dell'Urss. Verranno criticate anche negli Stati Uniti, non solo perché coinvolgeranno le popolazioni del Nevada e dello Utah. Il massiccio riarmo di Reagan ha ravvivato le spinte pacifiste di una parte della cittadinanza, pur senza provocare forte opposizione al Congresso. Alla Casa Bianca, Gergen ha spiegato che le decisioni del presidente Reagan concludono un lungo dibattito in seno al governo sul modo migliore di ristabilire la parità atomica con l'Urss a cavallo del 1990. e consentono di preparare proposte concrete per ridurre le armi strategiche. Il disegno di Reagan è di sostituire un Salt-3 al Salt-l e al Salt-2. Le proposte dovrebbero essere pronte il prossimo marzo. Gergen ha smentito che lo sforzo americano spingerà l'Urss a una corsa ancora più rapida agli armamenti. » Mosca — ha detto —è già impegnata al limite delle sue risorse»; e ha citato il dossier sull'arsenale sovietico pubblicato l'altro ieri da Weinberger. E' probabile che il mese prossimo, anche in vista dell'avvio delle trattative sugli euromissili a Ginevra il 30 novembre, il segretario di Stato Haig si rechi in Europa per consultazioni con gli alleati. Un nuovo incontro con Gromyko non è previsto invece sino all'inizio dell'anno prossimo. Ma dopo il messaggio di Reagan a Breznev, dieci giorni fa, e la comunicazione di oggi, potrebbero essere i sovietici ad assumere l'iniziativa. Ennio Caretto