Spadolini: ecco i conti della «casa Italia» di Eugenio Palmieri

Spadolini: ecco i conti della «casa Italia» Appello in tv contro la «devastante inflazione» Spadolini: ecco i conti della «casa Italia» «Chi in Parlamento proporrà di modificare le spese dovrà contemporaneamente indicare le entrate con cui farvi fronte» ROMA — «Se non arrestiamo la curva devastatrice dell'inflazione non salveremo l'occupazione e la crescita civile dell'Italia». Il presidente del Consiglio Spadolini ha lanciato l'appello ieri sera in televisione, un'ora dopo aver incontrato Pertini e presentato al Parlamento i documenti che riassumono la manovra economica per l'82. Spadolini ha insistito sulla necessità di una politica austera che distribuisca equamente il costo dei sacrifici. 'Un programma sociale e riformatore», ha chiarito di fronte alle telecamere, «a difesa delle classi più povere. Non sono stati toccati i contributi dei lavoratori dipendenti e le pensioni». Tra le parole pronunciate (un discorso di pochi minuti) si è fatto a più riprese riferimento alla -collegialità» delle decisioni, a provvedimenti •eventualmente da concordare» con le parti sociali — ed anche al • travaglio» con il quale sono maturati a conferma che i contrasti, a volte durissimi, ci sono stati tra i ministri. «Darò qualche dato fondamentale agli italiani sui conti di casa loro, di questa casa Italia, che tutti dobbiamo amministrare e sentire». E le cifre fornite da Spadolini sono assai pesanti tanto da richiedere uno sforzo non indifferente per riportare l'inflazione al tetto programmato del 16 per cento salvando la crescita del reddito nazionale nell'82 (+2 per cento) e dei conti con l'estero. Nel breve discorso il presidente del Con¬ siglio ha pure ribadito con chiarezza che in Parlamento quelle forze che vorranno modificare le spese previste nel Bilancio dovranno contemporaneamente indicare le entrate con cui farvi fronte: l'obiettivo è di non far proliferare incontrollatamente la spesa pubblica improduttiva. Con la presentazione agli uffici del Parlamento dei documenti finanziari (Bilancio '82, Legge Finanziaria, Relazione previsionale e programmatica) comincia il cammino ufficiale della manovra predisposta dal governo per arginare la corsa all'inflazione. Le competenti commissioni parlamentari inizieranno la discussione che si protrarrà presumibilmente per due o tre settimane. L'approvazione dei documenti dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. Il responsabile del dipartimento economico del pei, Chiaromonte, in un articolo su Rinascita fa già capire quale sarà la linea di condotta del maggior partito di opposizione: nessun «no» aprioristico, nessun gioco per far cadere Spadolini, ma una battaglia per modificare ingiustizie e squilibri contenuti nella filosofia economica del governo. Chiaromonte, comunque, non lesina dure critiche a questa impostazione: «tagli» senza criteri di giustizia sociale; iniquo il metodo con il quale si vuole l'aumento dei contributi per i lavoratori autonomi; anche le misure per il settore sanitario »vanno profondamente modificate». Insomma il pei sembra intenzionato ad attendere il governo in Parlamento e U condurre la lotta, ma senza pregiudiziali (come in passato era avvenuto). Spadolini, poi. potrà finalmente verificare la coesione della maggioranza che lo sostiene ovvero se de, psi e psdi sono intenzionati a seguirlo fino in fondo. Nel mondo sindacale la «cura» dei tagli ha creato già molto malumore, soprattutto nelle fabbriche. Oggi si fermano per un'ora tutti gli stabilimenti della Breda e per due ore e mezzo le industrie metalmeccaniche del Ponente genovese (Italsider, Ansaldo, Marconi ecc.) per protestare contro i ticket e il drastico ridimensionamento della spesa sanitaria. La spesa sanitaria sta provocando una serie di reazioni a catena di segno negativo. Il ministro Altissimo non sembra orientato a retrocedere di un passo rispetto all'impostazione contenuta nella legge finanziaria e ieri lo ha ribadito ai rappresentanti dell'assistenza termale i quali hanno fatto presente che con le misure governative si risparmieranno 80 miliardi ma si provocheranno danni per 1000 miliardi nel settore alberghiero e turistico. Proteste anche da alcuni sindacati dei medici dipendenti: l'Anaao-Simp accusa il governo di preparare la controriforma e preannuncia nuove forme di lotta. La segreteria nazionale della Cgil, Cisl, Uil dei lavoratori della Sanità parla di «manovra ragionieristica» e di attacco «da più parti» all'assistenza pubblica. Eugenio Palmieri

Persone citate: Ansaldo, Chiaromonte, Marconi, Pertini, Spadolini

Luoghi citati: Italia, Roma