Un mago e 8 pianoforti per eseguire gli studi di Clementi di Massimo Mila

Un mago e 8 pianoforti per eseguire gli studi di Clementi Classica Un mago e 8 pianoforti per eseguire gli studi di Clementi SE un pianista vuole mettere in imbarazzo pubblico e critica con un bis, non ha che da suonare uno dei cento studi che costituiscono il Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi. Anche se nel pubblico c'è qualche diplomato di pianoforte, ne conoscerà al massimo qualcuno dei ventitré capricciosamente selezionati dai vecchi (e tuttora vigenti) programmi di studio per l'esame di «compimento medio» in Conservatorio. Per il resto questo monumento, cui soltanto i ventisette Studi di Chopin e i dodici di Debussy si possono accostare per eccezionale convergenza di problematica della tecnica esecutiva e d'ispirazione musicale, è lettera morta. Adesso, però, ai concertisti in vena di enigmi musicali riuscirà un po' meno facile fregarci, perché i cento studi che l'autore chiamava «l'arte di suonare il pianoforte esemplificata in una serie d'esercizi in stile rigoroso e in stile libero», sono finalmente disponibili nella prima registrazione completa: una scatola di cinque dischi per un totale di quasi quattro ore di musica. Singolarissima musica, che a volte fa pensare a Bach, per la dottrina perfino un po' pedante del contrappunto, a volte fa pensare a Beethoven e perfino ai romantici per la volontà espressiva. Esiste un pianista al mondo che sia in grado di sciorinare tutti gli Studi con la padronanza che un concerto richiede? Ben difficile, e allora ottima idea quella di affidare il compito della registrazione a un collettivo di lavoro, composto da otto pianisti giovani ma già solidamente affermati e dal loro maestro. Tanto più quando questo maestro è il «mago di Napoli », cioè Vincenzo Vitale. Il pubblico che affolla le sale di concerti ed applaude i pianisti usciti dalle sue mani spesso ne ignora il nome e quasi non sa della sua esistenza. Vitale, nato a Napoli nel 1908, allievo di Cesi, Rossomandi e Brugnoli, professore successivamente nei Licei Musicali e Conservatori di Udine, Palermo e Napoli, poi a Roma nella scuola di perfezionamento di Santa Cecilia, è uno dei più grandi maestri di pianoforte che siano mai esistiti. Dal suo insegnamento sono usciti non soltanto gli otto pianisti che qui collaborano all'esecuzione del Gradus (Carlo Bruno, Michele Campanella. Sandro De Palma. Laura De Fusco, Franco Medori. Maria Mo¬ sca e Aldo Tramma), ma molti altri che oggi vanno per la maggiore (e che è possibile trovare riuniti in due rare collane di cinque dischi ciascuna intitolate «La scuola pianistica di Vincenzo Vitale»), Singolare attrattiva di questa incisione del Gradus è la partecipazione dello stesso Vitale, che non sdegna di scendere in campo in mezzo ai suoi allievi per l'esecuzione di ventuno dei cento studi. Fatto quasi eccezionale, perché anche Vitale, come molti altri grandi maestri di pianoforte, dopo avere iniziato una brillante carriera concertistica, ha sempre più | diradato le sue apparizioni pubbliche. Ecco: ci si chiedeva se c'è un pianista al mondo capace di suonare, bene, tutti i cento Studi del Gradus. Si, probabilmente c'è. ed è lui. Massimo Mila Muzio Clementi: Gradus ad Parnassum. Incisione integrale dei Cento Studi. Fonit-Cetra. Doc 12.

Luoghi citati: Napoli, Palermo, Parnassum, Roma, Udine