Poeta-contabile a Firenze

Poeta-contabile a Firenze Bonsanti Poeta-contabile a Firenze Alessandro Bonsanti ha fatto parte del gruppo fiorentino di Solarla negli Anni Trenta • ha ripreso dal 1941 l'Incarico di Montale alla direzione del Gabinetto Vtesseux. Gli abbiamo chiesto un ricordo sugli anni fiorentini di Montate. NELL'ATTUALE molteplice interesse per l'opera di Eugenio Montale si comincia a distinguere la parte occupata dalle notizie della sua vita, che si vanno raccogliendo nonostante la riservatezza di cui il poeta si circondo e la di¬ screzione che a tale riguardo osservarono gli amici. Non si tratta ancota d'una raccolta d'aneddoti per sorprendere il poeta «en pantoufle., come si diceva una volta, e può anche darsi che non costituendo tali biografie un genere letterario popolare in Italia, tutto si fermi dopo la scoperta dei dati. Rimane però sempre che il fenomeno è significativo. La vita di Montale, in realtà, fu semplice e vissuta, si potrebbe dire, quotidianamente nelle piccole cose, anche se non mancarono, nella sua, elementi capaci di non farlo scomparire da vivo, ed oggi nella memoria di chi resta, a petto je' dei suoi grandi predecessori. Tuttavia, le ricerche rendono, cioè si gonfiano, si afflosciano, o rimangono, ma è raro, nelle dimensioni della realti oggettiva, a seconda dell'uso che si intende, farne. Ora, Montale, ne fece sempre un uso suo proprio; chi ne approfittò fino in fondo furono innanzi tutto gli organi deputati a suscitare o contenere i sentimenti. Non vi fu mai posto, voglio dire, per intermediari di sorta. Pertanto, la sua vita privata vista da lui, assomiglia a quella di tutti: la gioventù che conduce al distacco dal -padre.,- l'incontro con la natura a Monterosso nelle Cinque Terre; la ricerca del lavoro e contemporaneamente della propria identità d'intellettuale; le prime collaborazioni alle riviste più a portata di mano; le prime amicizie letterarie; infine, l'approdo a Firenze al Gabinetto Vieusseux, che coincise, a suo detto, con la maturazione. Meccanizzò l'allora decrepito istituto culturale acquistando una macchina per scrivere, ma molte cartoline di sollecito alla clientela sono scritte di suo pugno, allo scopo di alleggerire il compito del contabile tuttofare, e peggio per i destinatari che le avranno cestinate, privandosi di autografi oggi preziosi. Quando lasciò Firenze per trascorrere a Milano l'ultimo periodo della vita era già celebre. Alessandro Bonsanti

Persone citate: Alessandro Bonsanti, Bonsanti, Eugenio Montale, Montale

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Monterosso