Chiamiamolo «festone» di Paolo Monelli

Chiamiamolo «festone» Chiamiamolo «festone» Parola francese, dal latino festìvalis, estensione di festivus, festivo. La parola esiste anche, presa dal francese, nel vocabolario inglese: e gli inglesi la pronunciano fèstevel. Gli italiani la pronunciano generalmente fèstivàl, credendo di usare una parola inglese. Finora festival è stata usata in Italia per designare un festone popolare con luminarie, suoni, canti, balli che si fa in una piazza o in un baraccone; radunata di carattere vivace e allegro a cui, per quanto proposta da un purista, si conviene benissimo la parola musicene, che il Fanfani ha scovato nelle 'Rime e Prose» dell'Allegri. Talvolta festival ha indicato semplicemente un più grande baraccone tra le baracche carnevalesche che sorgono in un sobborgo cittadino, con banchi di vendita, pesche di fortuna, lotterie e simili, il tutto sommerso in un frastuono di bande musicali. Ma insomma finora la parola ha sempre voluto indicare una festa di carattere popolare, e di cui l'elemento principale è la musica. Gli organizzatori delle feste musicali di Venezia, battezzandole Festival musicale, hanno quindi peccato due volte, anzi tre; usando una parola stranie- ■ ra sema necessità, togliendola dal suo regno popolaresco e dandole un carattere di raffinatezza che non ha mai avuto e infine aggiungendo il superfluo aggettivo 'musicale», poiché festival significa già di per sé 'festa musicale». Concludendo, per il festival popolare passi pure festival che è vecchio di lustri, per quanto possa piacere di più in certi casi festone musicone il quale ultimo si riavvicina nel suono al music-hall caro agli esotici); per le feste di Venezia un altro anno gli organizzatori lascino da banda festival, dicano festa semplicemente, o feste, o fiera, se proprio tengono al popolaresco, o inventino una parola più adatta e magari Odio italiana. Paolo Monelli (DaFilm,l-8-3W

Persone citate: Fanfani, Prose

Luoghi citati: Italia, Venezia