Dolore, questo sconosciuto Come curarlo per vincerlo di Paolo Cavalli

Dolore, questo sconosciuto Come curarlo per vincerlo Convegno medico internazionale al Cto Dolore, questo sconosciuto Come curarlo per vincerlo Tra i temi in discussione: principi di diagnosi e terapia, progressi farmacologici, il mal di testa E' opera divina calmare il dolore. Questo antico detto ha conservato intatto il suo significato ancora oggi. Il medico è costantemente impegnato a combattere la sofferemo, uno dei suoi compiti essenziali; anche se non riesce a comprenderne la causa, deve prodigarsi per attenuarla. Non c'è persona che non abbia provato almeno qualche volta nella sua vita una sensazione dolorosa, eppure il fenomeno biologico del dolore è tutt'altro che chiaro. E non è semplice neppure la terapia del dolore. Da qui l'importanza del simposio internazionale sui recenti progressi nel trattamento del dolore, che si apre oggi a Torino presso il Centro traumatologico ortopedico di via Zuretti 29 (2° cattedra di neurochirurgia dell'Università, diretta dal professor Pagni) e chiuderà i lavori il 17 settembre. E' organizsato dall'Associazione italiana per lo studio del dolore, con il patrocinio della Lega italiana contro il dolore, della Società italiana di anestesiologia e rianimazione, della International Associa tion for the Study of Pain e della Fondazione Floriani. Come si vede da questo elenco, sono molte le associazioni scientifiche che si interessano del problema. Verranno discussi i seguenti temi, in una panoramica completa dell'argomento: neurofisiologia del dolore, aspetti psicologici e sociali del dolore, meccanismi di modulazione del dolore, principi di diagnosi e terapia, recenti progressi nella terapia farmacologica, psi¬ cologica, fisica e neurochirurgica, aspetti medico-legali della terapia antidolorifica, il dolore post-operatorio, il dolore da parto, il dolore nello sport, il dolore nel bambino e nell'anziano, il dolore cardiaco, il dolore di testa, il dolore nevralgico, il dolore da cancro. Volendo schematizzare le attuali possibilità curative, si può dire che la maggior parte dei dolori trae sollievo dagli analgesici detti periferici o minori, un gruppo di farmaci di struttura chimica variabile, capaci di attenuare dolori di intensità moderata, agenti alla periferia, sulle terminazioni nervose. L'acido acetilsalicilico (aspirina) è il più usato, se ne consumano ogni anno centomila tonnellate nel mondo. Altri analgesie: di questo tipo sono la fenacetina, l'aminofenazone, il fenilbutazone, l'indometacina. Gli analgesici centrali, che agiscono cioè sul sistema nervoso centrale, sono i più potenti ma i loro aspetti negativi sono ben noti: rischio di tossicodipendenza, azione depressiva sull'apparato respiratorio e circolatorio, tossicità renale ed epatica. Si tratta degli stupefacenti, morfina, codeina, eroina, ossicodone, metadone, palfium, tutti della famiglia degli oppiacei. Esiste poi una chirurgia del dolore: infiltrazioni dei nervi sensitivi, radicotomia posteriore, radicotomie selettive, cordotomia. Infine l'agopuntura, la cui efficacia analgesica è indiscutibile secondo certe indicazioni e modalità. Paolo Cavalli

Persone citate: Pagni, Pain

Luoghi citati: Torino