Convinta da Cristina, 15 anni, a scappare di casa per «punire» i genitori che l'avevano sgridata

Convinta da Cristina, 15 anni, a scappare di casa per «punire» i genitori che l'avevano sgridata «Vieni, ti compro un giocattolo»: è cominciata così, il 28 agosto, la fuga Convinta da Cristina, 15 anni, a scappare di casa per «punire» i genitori che l'avevano sgridata La sorella maggiore di Arianna faceva, da qualche tempo, una rigorosa cura dimagrante perché aveva i fianchi troppo grossi - Padre e madre non erano d'accordo - Al termine di un ennesimo litìgio, la ragazza si era presa un ceffone - Di qui, forse, la decisione di andarsene con la sorellina Arianna Lotito è a casa. Una notte tranquilla nel letto dei genitori dove le è sempre piaciuto dormire. Ma Cristina, 15 anni, la sorella maggiore scomparsa con lei dieci giorni fa, dove si trova? Ha trovato ospitalità da qualcuno? E' ancora a Torino? Si è allontanata dal Piemonte? La ragazza — ormai non ci sono più altre ragionevoli spiegazioni — se ne è andata dalla sua casa di corso 53° Fanteria, a Biella, per 'punire* i genitori che l'avevano sgridata. La giovane diceva di essere troppo grassa sui fianchi e, per dimagrire, si sottoponeva a una dieta rigorosa che la obbligava a nutrirsi con un solo yogurt. La cosa sembrava ridicola al padre, Alvaro Lotito, pasticciere alla 'Coggiola* di Biella, il quale spesso le faceva notare che il suo comportamento era assurdo. Per stare bene — le diceva — doveva mangiare delle buone bistecche. Il 28 agosto, venerdì mat¬ tina, la discussione sulla cura dimagrante è nata fra Cristina e la madre Germana Faggion, che racconta: «Mi ha risposto male e allora le ho dato un ceffone. Non doveva alzare la voce in quel modo». La ragazza, dopo qualche minuto, è uscita di casa con il pretesto di portare due libri a un'amica e ha invitato la sorella a seguirla: «Vieni, ti compero un giocattolo». E sono scomparse. L'ultima persona ad averle viste è stata una vicina di casa che, in automobile, ha scorto le sorelline, mano nella mano, mentre passeggiavano per i giardini Zumaglini verso il chiosco dei gelati. Pare abbiano preso il treno. Alla biglietteria della stazione risultano venduti due 'ridotti» per Torino. Le ragazze possono avere trovato ospitalità da qualcuno che le ha tenute con sé. Ma dove? Arianna non ricorda moltt particolari. Sa soltanto che si è sfamata con panini di formaggio e salame e che aveva molti giochi per passare le ore. Certo non era la vita adatta a una bambina di cinque anni. E Cristina deve avere pensato che in un modo o nell'altro doveva rimandare a casa la piccola. ■ L'altro ieri in casa Lotito il telefono è squillato due volte. Ha risposto la madre ma dall'altra parte rimanevano in silenzio. Soltanto il respiro di una persona al microfono e nel sottofondo il rumore confuso di un bar. «Cristina — aveva chiesto la madre — sei tu? Torna a casa. State bene?». Fra le voci che venivano da lontano, ha creduto di riconoscere la risata della piccola. Quasi sicuramente, dunque, era Cristina che, sabato notte, si è decisa a lasciare la sorellina in piazza Castello con un biglietto in mano perché si sapesse chi era. Ma Cristina, dov'è? r. e. Arianna racconta la sua avventura subito dopo essere stata ritrovata in piazza Castello

Persone citate: Alvaro Lotito, Arianna Lotito, Germana Faggion, Lotito, Pare

Luoghi citati: Biella, Piemonte, Torino