Altro «big» di Khomeini assassinato ieri in Iran

Altro «big» di Khomeini assassinato ieri in Iran Altro «big» di Khomeini assassinato ieri in Iran BEIRUT — Un'altra illustre vittima del terrorismo in Iran: ieri alle 8 il segretario generale della sezione di Mashhad del partito repubblicano islamico, Hojatoleslam Abduikanm Hashemi Nejad, è stato assassinato con una bomba a mano da un mujahiddin del popolo. Mashhad è il capoluogo della provincia del Khorasan, che confina con l'Urss. La bomba ha ucciso sul colpo Nejad, troncato di netto la mano dell'attentatore e ferito una guardia e uno studente. Nella provincia è stato proclamato un lutto di tre giorni. L'ayatollah Khomeini ha condannato l'assassinio del suo seguace e l'ha attribuito alla campagna di terrore del guerriglieri marxisti per impedire le elezioni presidenziali del 2 ottobre. Si è detto però convinto di una massiccia affluenza alle urne sostenendo che il voto per eleggere il successore del presidente assassinato Mohammed Ali Rajai è «un dovere divino». Khomeini, che ha previsto a breve scadenza la sconfitta definitiva dell'Iraq, ha parlato ai rappresentanti dei consigli islamici dei villaggi iraniani che gli hanno fatto visita nella sua residenza dell'Hosseinieh Jamaran a Teheran. Molti dei presenti hanno pianto quando Khomeini ha proclamato Hashemi Nejad «martire della rivoluzione islamica». L'assassinio di Hashemi Nejad dimostra l'abilità dei mujahiddin khalq nel continuare la guerriglia urbana nonostante la feroce repressione che ha portato davanti ai plotoni d'esecuzione, secondo le cifre ufficiali, 993 guerriglieri. Secondo U procuratore generale di Teheran, in un mese i mujahiddin del popolo hanno assassinato oltre 300 persone fra funzionari e religiosi khomeinisti. Circa la guerra con l'Iraq Khomeini ha detto che la rot tura dell'accerchiamento di Abadan • preannuncia la sconfitta definitiva dell'aggressore Saddam» (il presi dente iracheno). Per quanto riguarda il terrorismo. Kho meini ha promesso una decisa azione dei guardiani della rivoluzione per porre fine ad assassinii e attentati. Dopo il discorso di Khomeini, il comando dell'esercito ha ordinato ai militari di votare nelle elezioni di venerdì e il ministero degli Interni ha detto che saranno chiamati alle urne anche un milione e mezzo di profughi di guerra.

Persone citate: Hashemi, Khomeini, Mohammed Ali

Luoghi citati: Iran, Iraq, Teheran, Urss