Il Cremlino è polemico

Il Cremlino è polemico Il Cremlino è polemico a i . e DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Per il secondo incontro fra Haig e Gromyko l'Urss dà prova di una loquacità messa in disparte in occasione del primo colloquio, svoltosi la settimana scorsa. Non solo la Tass vi ha dedicato un maggior numero di righe (27 contro 18), ma si assiste anche a un rifiorire della polemica sugli armamenti e (ancora Tass) del primo commento sovietico sull'accordo Usa-Urss per la ripresa del negoziato eurostrategico. Radio e televisione hanno tenuto il passo della carta stampata. Nel riferire sul secondo round fra i capi delle rispettive diplomazie, la Tass precisa che è stata 'Continuata la discussione sui principali problemi nei rapporti sovieto-americani e sugli importanti problemi internazionali». L'agenzia precisa che Gromyko ha sottolineato, in un 'giudizio di fondo della politica estera americana, l'inutilità dei tentativi di raggiungere una superiorità militare», ma ha indicato anche come 'l'Unione Sovietica non cerchi il confronto con gli Usa e favorisca gli sforzi per attenuare la tensione internazionale, rallentare la corsa agli armamenti e risolvere col negoziato le situazioni di crisi». Nell'incontro, precisa la voce ufficiale del Cremlino, si è anche affrontato il tema dei Salt: Gromyko ha ribadito la -necessità di conservare quanto di positivo si è raggiunto in passato in questo campo». Appare chiaramente, tra le righe della Tass, la posizione sovietica di sempre, quella cioè che tende a responsabilizzare gli Usa per ogni aspetto della tensione fra le superpotenze. Lo conferma il commento che l'agenzia ufficiale di Mosca dedica ai colloqui di New York. Il mondo, si legge, è soddisfatto per l'accordo sulla ripresa del dialogo a proposito degli euromissili: • Ogni persona obiettiva, infatti, non può essere cieca all'attuale tentativo dell'amministrazione americana di raggiungere la superiorità militare». Si ribadisce il concetto di parità nucleare, si accusa Washington di svolgere una •campagna controinformativa» basata sul «pretesto» della minaccia sovietica, si denuncia l'America per la decisione di installare «nuove basi e roccheforti» e per avere 'imposto» gli euromissili agli alleati Nato. Come primo commento alla tenue ripresa del dialogo, l'atteggiamento di Mosca non appare molto incoraggiante, nonostante le affermazioni di prammatica secondo le quali •l'Urss non ambisce a una superiorità militare» (ma «non permetterà ad altri di raggiungerla»). Ancora a tarda sera, sulla falsariga della polemica con Washington, la Tass ha accusato l'amministrazione Reagan di volgere la sua politica estera «dai negoziato al confronto», come se i colloqui Haig-Gromyko non avessero dato alcun frutto e non avessero fissato la data per il negoziato sulle forze nucleari di teatro. E' sempre la questione della parità strategica ad animare la voce del Cremlino, e in particolare la pubblicazione Usa sulla 'potenza militare sovietica-. t. gal.

Persone citate: Gromyko, Haig, Haig-gromyko