Weinbergen il nostro vantaggio è svanito, l'Europa deve capire

Weinbergen il nostro vantaggio è svanito, l'Europa deve capire Allarmante rapporto del ministro Usa sull'armamento russo Weinbergen il nostro vantaggio è svanito, l'Europa deve capire Il responsabile della Difesa americana ha spiegato in collegamento via satellite con Bruxelles i dati del «libro bianco» sul potenziale sovietico - Un arsenale di terrificanti mezzi per la «guerra totale» - Ma Washington punta anche su seri negoziati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Al quartier generale della Nato, ieri, si è svolto una specie di -gala, politico-strategico, con l'intervento di Eugene Rostow, direttore dell'Agenzia americana per il disarmo, e la partecipazione televisiva, tramite satellite, di Caspar Weinberger, ministro della Difesa degli Stati Uniti. Una sapiente regia ha affidato a Weinberger l'illustrazione del libro 'Potenza militare sovietica* e a Rostow il ruolo di annunciare che in febbraio-marzo saranno ripresi anche i negoziati Salt (armi strategiche) tra Mosca e Washington. Rostow è stato più persuasivo di Weinberger, ma aveva un compito più facile. Ha dichiarato che Washington non pone precondizioni di alcun genere per il negoziato, né l'attuazione anticipata dei programmi di riarmo Usa. Ha avvertito, tuttavia, che la teoria del linkage, o collegamento, tra il negoziato e il comportamento dell'Urss nel mondo resta valida. Weinberger è apparso sugli schermi televisivi, in diretta per satellite, dalla sala stampa del Pentagono, alle ore 14,15, con una bacchetta da maestro in mano per illustrare i grafici, i disegni e le foto sugli armamenti russi di cui parla il libro di 99 pagine di cui, per ora, sono state stampate 40 mila copie. Dato che questo libro, per l'assenza di confronti con le forze della Nato, resta un po' un thriller, i giornalisti l'hanno subito chiamato «uno studio in rosso; dal titolo dell'omonimo libro di Sherlock Holmes. Weinberger ha sciorinato una serie di cifre: la Russia ha 180 divisioni, 4.800.000 uomini sotto le armi, i sommergibili più grossi del mondo; avrà sino a 1350 ogive atomiche sui suoi SS-20, possiede 3500 aviogetti solo sul «fronte» europeo, produce 4000 carri armati all'anno. Il ministro Usa ha poi dato altre informazioni in parte già rese note su La Stampa di ieri. Da Bruxelles, un giornalista ha chiesto quale effetto egli speri dalla pubblicazione di questo studio. Weinberger ha detto: 'Non stiamo facendo della propaganda. La crescente minaccia contro i Paesi amanti della libertà esige un'azione comune, spero che questa sarà la reazione*. Interrogato sul problema dei 500 euromissili della Nato, il ministro americano ha dichiarato: « Ci servono come risposta agli SS-20 sovietici. E' essenziale che l'Europa li accolga sul suo territorio, come è essenziale negoziare con i russi sul controllo e sulla riduzione delle armi eurostrategiche. La nostra superiorità, che fu una forza di pace, non esiste più.. Noi non cerchiamo di riaverla, ma dobbiamo correggere gli squilibri, soprattutto nel settore dei carri armati e dei sommergibili, come mezzo per scoraggiare la guerra'. L'America vuole la corsa al riarmo? Il capo del Pentagono ha risposto: 'Noi abbiamo grandi risorse, l'Urss ne ha meno, ma il suo governo non deve rispondere di fronte all'opinione pubblica. Il Cremlino ha danneggiato l'economia russa con le spese militari, mentre se noi riarmiamo, lo facciamo in maniera compatibile con le necessità economiche e con i programmi di negoziato». Del documento americano, sembrano particolarmente interessanti le informazioni sulle armi progettate dalla Russia per il futuro. Ci sono i raggi «a particelle» i cui primi studi risalgono agli Anni Cinquanta, i raggi laser ad alta energia, che tra alcuni anni l'Urss potrebbe impiegare contro le truppe e contro gli aviogetti. Con le tecniche di «energia da impulso» e con -la conversione elettrica», gli elicotteri-tanks russi potranno avere armi laser, mentre si potranno dislocare missili antibalistici e mettere in orbita satelliti-fciMers. La ricerca nel settore biologico dell'Unione Sovietica cerca anche di analizzare le condizioni psicologiche del nemico mediante lo stress della sua voce. Si fanno ricerche anche sulla -modifica del comportamento», sulla 'ingegneria genetica», che hanno una potenziale applicazione nel settore della difesa. Dice il rapporto: «/ russi stanno studiando il modo di modificare il cervello, la sua attività e, in ultima analisi, il comportamento degli individui e di grossi gruppi di persone» per fini politici e militari. Il 1984 di George Orwell non è lontano per i russi, ma non sappiamo quanto sia vicino anche per noi. Renato Proni Washington. Weinberger illustra la potenza navale sovietica e le caratteristiche di ogni unità. Sotto il disegno di un sottomarino «Typhoon», con un missile nella prima fase di decollo (Upi)