« Due pensioni? Busta una sola »

« Due pensioni? Busta una sola » « Due pensioni? Busta una sola » Otto professori universitari fanno causa alla Cassa forense che pretende da loro i contributi - «Abbiamo già quella dell'Università» Sconfitta al primo round per otto professori universitari che hanno fatto causa alla Cassa previdenza forense per non essere iscritti nell'albo degli avvocati e non paga¬ re i relativi contributi per la pensione. TI pretore Renato Mamini ha respinto il ricorso urgente (art. 700 codice di procedura civile) con il quale gli otto docenti, che esercita- no anche la professione forense, chiedevano al magistrato di impedire che la Cassa previdenza li iscrivesse d'ufficio nell'albo. Secondo i ricorrenti, la norma che ha recentemente riformato la cassa previdenza per i procuratori e gli avvocati (legge 20 settembre '80 n. 576) non è applicabile al loro caso. Essi stanno maturando una pensione come docenti universitari e non vogliono quin di una seconda pensione dalla Cassa forense. Al contrario la Cassa, che e rappresentata dagli avvocati Cogliati Dezza e Berciri, del foro di Roma, Dalmazzo e Panaro di Torino, pretende l'iscrizione degli otto docenti in quanto essi esercitano con continuità e da tempo la professione forense e naturai mente esige il pagamento del le quote per la pensione. Gli otto docenti (professori .Alberto Jorio. Andrea Comba, Gilberto Lo zzi, Vittorio Barosio, Fulvia Conti, Guido Neppi Modona, Filippo Gallo e Carlo Ettore Maiorca), sono difesi dall'avv. Enrico De La Forest.

Luoghi citati: Dalmazzo, Roma, Torino