La Fiat pensa di investire 1580 miliardi per ristrutturare gli impianti del gruppo

La Fiat pensa di investire 1580 miliardi per ristrutturare gli impianti del gruppo L'azienda ricorre alla «675», i progetti, punto per punto, sono già sul tavolo del Cipi La Fiat pensa di investire 1580 miliardi per ristrutturare gli impianti del gruppo ROMA — Ammonta a 1580 miliardi — 765 al Nord, 815 nel Mezzogiorno — l'impegno finanziario dei programmi di ammodernamento e di ampliamento che il gruppo Fiat si propone « fondatamente* di avviare a partire dal 1982: lo si apprende dal «programma di investimenti» che la Fiat ha portato a conoscenza del Cipi e del ministero dell'Industria e che di recente è stato consegnato al Parlamento. Sul documento discuterà — ai sensi della legge 675 — la competente commissione bicamerale per la ristrutturazione industriale. A fronte degli investimenti in programma, la Fiat Auto — si apprende ancora dalla breve relazione che accompagna il programma — ha infatti avanzato «istanza di finanziamento, ai sensi della legge 675, a Mediobanca il 30-6-81-. Il documento illustra i -programmi complessivi di investimento del gruppo Fiat costituiti dai progetti di nuovo impianto, ampliamento e ammodernamento, nonché i progetti di ristrutturazione e riconversione ammissibili ai benefici della 675». Ecco il dettaglio dei programmi: il settore auto, di gran lunga il più impegnato, progetta interventi per complessivi 1243 miliardi; di essi, 577 miliardi servono alla Fiat Auto per iniziative nel Nord e 621 vanno al Mezzogiorno. 45 miliardi sono previsti per i programmi della Samm Spa». Per il settore Auto si inten- dono avviare «interventi sistematici sulle linee di stampaggio, assemblaggio, carrozzata r a, sellatura e finizione», nonché per !'«allestimento di restyling e di nuovi tipi di vetture». I modelli interessati sono la -Ritmo», la -131», la -132», la -127». Iprogrammi si estendono a motori avanzati e a «nuovi tipi di vetture sportive» della classe medio-superiore. 350 miliardi sono indirizzati alla costruzione di uno «stabilimento X», ancora da localizzare, da avviare eventualmente con un partner straniero, per lo studio di nuove tecnologie di lavorazione e produzione e per la costruzione in «grandissima serie» di motori «a basso costo», ma dalle elevate prestazioni in termini di velocità, consumi, inquinamento contenuto. L'iniziativa dovrebbe appunto avviarsi nell'82 e concludersi nell'87; l'occupazione prevista è di 1400 unità. Sempre nel settore auto, numerosi sono gli stabilimenti interessati dai programmi: Mirafiorì, Rivolta, Chivasso, Desio, Firenze, Vado Ligure, Verrone, Cassino, Termoli, Sulmona e, per quanto riguarda la Samm Spa, Avellino. Quanto ai veicoli industriali, gli investimenti ammontano a 100 miliardi in totale, cosi ripartiti: Fiat veicoli industriali, 63 miliardi al Nord, 20 al Mezzogiorno; Sofim, 17 miliardi al Sud. Gli stabilimenti interessati sono quelli di Torino e di Bolzano e quello della Sofim a Foggia. E' previsto anche un intervento a Valle Ufita (Avellino), dove gli impianti furono danneggiati dal terremoto di novembre. Infine 44 sono i miliardi che vanno alla siderurgia (Teksid): sono destinati interamente al Nord, ovvero agli impianti di Carmagnola, di Crescentino e di Torino Avigliana. Per la Fiat Trattori Spa è previsto uno stanziamento di 31 miliardi, destinato allo sviluppo di iniziative del settore dei trattori a ruote e cingolati di potenza compresa tra i 50 e ì 70 cavalli. Otto miliardi sono destinati alla Fiat Allis per il settore movimento terra; tutti sono indirizzati al Mezzogiorno. Altri 121 miliardi vanno al settore componentistica; di essi, più della metà (65 miliardi) sono destinati alla Comind ed alla Comind Sud. 34 miliardi (di cui 13 di pura ristrutturazione) sono previsti per la Magneti Morelli. Alla Fiat Aviazione altri 28 miliardi, tutti indirizzati alla ristrutturazione. 5 miliardi, infine, per la Telettra. ROMA — Giacomo Sarzina è il nuovo presidente dell'Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici (Anita). Lo ha eletto il consiglio nazionale dell'Associazione in sostituzione di Renzo Buvoli che è stato nominato presidente onorario.

Persone citate: Buvoli, Cassino, Desio, Giacomo Sarzina, Morelli, Rivolta, Verrone