Papa Wojtyla, superprotetto torna domenica in San Pietro

Papa Wojtyla, superprotetto torna domenica in San Pietro Cinque mesi dopo l'attentato, per 5 beatificazioni Papa Wojtyla, superprotetto torna domenica in San Pietro CITTA' DEL VATICANO — Speciali misure di sicurezza, superiori a quelle introdotte a Castel Gandolfo. scatteranno domenica mattina. 4 ottobre, in Vaticano e in piazza S. Pietro dove Giovanni Paolo II. a quasi cinque mesi dall'attentato del 13 maggio, farà il suo vero «ritorno» in mezzo alla folla. Presiederà, infatti, una solenne cerimonia all'aperto per beatificare cinque religiosi: tre italiani (il medico pavese fra Riccardo Pampuri. membro dei «Fatebenefratelli», suor Maria Repetto, fondatrice dell'Istituto Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario, il sacerdote Luigi Scrosoppi) e due francesi (il vescovo Alain de Solminihac e suor Claudine Thevenet, fondatrice della Congregazione femminile di Gesù e Maria). Il Papa giungerà in elicottero dalla villa pontificia di Castel Gandolfo. dove probabilmente rientrerà al termine della cerimonia: ma la decisione dipende esclusivamente dal Pontefice, al quale i medi¬ ci continuano a consigliare un prolungamento delle vacanze, in realtà di lavoro, a Castel Gandolfo almeno sino a metà ottobre. L'esigenza assoluta di controlli meticolosi per proteggere il Pontefice è resa necessaria dal persistente timore di attentati, tanto più che la sentenza della Corte d'Assise di Roma ha confermato che dietro Mehmet Ali Agca vi è certamente un complotto internazionale e ha chiesto nuove indagini più approfondite. D'altra parte, voci incontrollabili di minacce alla vita del Papa sono corse sia durante il suo soggiorno in Vaticano dopo il primo ricovero al «Gemelli», sia nelle settimane di convalescenza a Castel Gandolfo. Quindici giorni or sono, per la prima volta, è stata installata una lastra di vetro antiproiettile al balcone della villa pontificia dove il Papa si affaccia per gli «Angelus» della domenica e del mercoledì. Il ritorno di domenica prossima è atteso con emozione e preoccupazione in Vaticano dove si sottolinea, in incontri confidenziali, che la «barbarie» dei tempi impone un apparato di sicurezza impensabile in altre epoche. «£' evidente che il S. Padre deve subire queste misure, agli antipodi con i suoi desideri e con la sua missione^. In altre parole il Pontefice vorrebbe tornare in mezzo alla gente senza schieramenti di protezione, come un .padre fra i suoi figli». Oltretutto, qualsiasi papa — e in modo specifico Papa Wojtyla — è quasi indifendibile perché si trova al centro di centinaia di migliaia di persone e si espone ogni attimo. Comunque, da domenica prossima in Vaticano Giovanni Paolo II sarà tutelato, nei limiti del possibile, da un numero imprecisato, ma elevatissimo, di agenti in divisa e in borghese, appartenenti allo speciale Ufficio di vigilanza vaticana, ai carabinieri, alla polizia e ai servizi segreti. Intorno al colonnato del Bernini saranno allineate transenne, tutte sorvegliate. La gente dovrà passare attra¬ verso stretti varchi che consentiranno un controllo accurato, filtrando al massimo due o tre persone per volta. A questi varchi saranno in funzione particolari apparecchiature di «metal detectors». che segnalano eventuali armi nascoste, sia i vigilanti pontifici sia gli agenti italiani si sono addestrati nell'uso di questi «detectors». alcuni dei quali sono portatili. I partecipanti alla cermonia e. in futuro, alle udienze in piazza S. Pietro, dovranno rimanere seduti su migliaia di sedie che i «sampietrini» (o dipendenti della «Reverenda Fabbrica di S. Pietro») stanno predisponendo in vista della beatificazione del 4 ottobre. All'interno della piazza, verranno istituiti speciali corridoi per lo scorrimento del pubblico e di eventuali mezzi di emergenza. Vi sono, poi, altre misure coperte da totale segreto, compresi i controlli a Roma e in Italia di qualsiasi elemento sospetto del quale i servizi di sicurezza italiani e vaticani vengano a conoscenza. 1. f.

Persone citate: Bernini, Claudine Thevenet, Giovanni Paolo Ii, Luigi Scrosoppi, Maria Repetto, Mehmet Ali Agca, Papa Wojtyla, Riccardo Pampuri

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Citta' Del Vaticano, Italia, Roma