Rivolta dei «giovani istruiti»

Rivolta dei «giovani istruiti» CINA: DURANTE LA RIVOLUZIONE CULTURALE FURONO ESILIATI Rivolta dei «giovani istruiti» SHANGHAI — Si riparla, in Cina, del dramma dei cosiddetti «giovani istruiti». Sotto questa generica definizione si raggruppano, presumibilmente, studenti delle grandi città universitarie e delle scuole superiori che, nel perìodo della Rivoluzione culturale, sono stati inviati nelle campagne. Secondo l'assessore aggiunto alla Ripartizione per l'occupazione di Shanghai, Zhang Zhiang, soltanto nella sua città un milione e 100 mila giovani hanno subito questa sorte. Circa 80 mila giovani di Shanghai sono stati inviati nel Sinkiang, una delle regioni più povere della Cina. Qui, da un po' di tempo, si sono scatenati disordini di una certa gravità. Lo scorso novembre alcune decine di migliaia di questi «giovani istruiti» avrebbero preso il controllo di Aksu, una piccola città completamente isolata nelle campagne, e avrebbero chiesto alle autorità di poter tornare in famiglia. Sembra che, almeno in parte, le loro richieste abbiano avuto successo, anche perché la situazione si era fatta preoccupante. Molti alti dirìgenti cinesi, tra cui lo stesso vicepresidente del partito comunista Deng Xiaoping, avevano visitato in quel perìodo il Sinkiang per avere il polso della situazione. Ma, verso la fine dell'estate, i giovani a cui era stato concesso di tornare a Shanghai sono stati rinviati al lavoro manuale in campagna. Molti di loro non hanno obbedito all'ordine, altri sono tornati quasi subito, clandestina¬ mente, nella grande città. Si calcola che questi «clandestini» siano circa ventimila, e la loro presenza si è fatta sentire perché, trovandosi senza lavoro, hanno fomentato disordini. Fonti degne di fede affermano che anche attualmente a Shanghai si hanno di tanto in tanto incidenti provocati da giovani manifestanti. Tra i motivi addotti da questi ultimi per giustificare il ritorno clandestino c'è l'accusa alle autorità regionali del Sinkiang di considerare i «giovani istruiti» degli indesiderabili. Ma l'assessore Zhang ha smentito che questo atteggiamento abbia potuto esser preso dai responsabili, al vertice, pur ammettendo la possibilità che «i quadri più bassi» possano aver manifestato una certa ostilità.

Persone citate: Aksu, Deng Xiaoping, Zhang Zhiang

Luoghi citati: Cina, Shanghai