A Atenei: abolita la «supertassa» di Marco Tosatti

A Atenei: abolita la «supertassa» Il decreto è decaduto ieri A Atenei: abolita la «supertassa» Oggi sulla «Gazzetta Ufficiale» il nuovo prowedimento approvato venerdì scorso dal governo ROMA — Il decreto 401 che istituiva la «supertassa» universitaria, scaglionata secondo il reddito degli studenti, è decaduto alla mezzanotte di ieri. Il governo, dopo le critiche che il provvedimento aveva raccolto sin dalla sua apparizione, non ha ritenuto opportuno cercare di farlo passare in Parlamento. Il provvedimento è stato sostituito da un altro decreto, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, e il cui testo apparirà sulla «Gazzetta Ufficiale» di oggi. Ma nel nuovo testo non compare più la parte relativa alla «supertassa» divisa secondo gli scaglioni di reddito. Da Palazzo Chigi, si è potuto apprendere che. relativamente all'anno scolastico '81-82, l'iscrizione a Conservatori di musica, Accademie di Belle Arti, e istituti consimili, costerà 40 mila lire. Per l'università la tassa di immatricolazione sarà di 20 mila lire. quella di laurea costerà 60 mila lire, e il diploma universitario 50 mila lire. Gli studenti fuori corso (per quelli in corso non cambia niente) pagherano 30 mila lire di sovrattassa il primo anno, 40 mila lire il secondo, e il 30 per cento in più ogni anno successivo. La tassa di diploma di specializzazione, o perfezionamento (per esempio alla Scuola Normale di Pisa, e gli istituti dello stesso tipo) costerà 50 mila lire. Come dicevamo, la sovrattassa scaglionata secondo il reddito (50 mila lire fino a 18 milioni di reddito, 100 mila fino a 25 milioni, 200 mila fino a 35 milioni, 350 mila sopra i 35 milioni) è scomparsa. In cambio è stata introdotta l'indicizzazione: tutte le tasse illustrate nel paragrafo precedente verranno aumentate del 20 per cento, nell'anno scolastico 1982-1983. E non è escluso che un aumento analogo possa avvenire negli anni scolastici successivi. Infine, il decreto emanato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri ha stabilito che le tasse di diploma per le secondarie superiori, compresi quelli rilasciati dopo l'esame di maturità, verranno a costare trentamila lire. Il provvedimento decaduto ieri conteneva però altre nor- me e disposizioni che ancora non si sa in quanta parte siano state accolte dal nuovo testo. Per esempio stabiliva che nell'anno 1981-1982 non sarebbe stato possibile istituire nuove scuole secondarie e artistiche statali; le nuove sezioni di scuola materna non potevano superare il «tetto» di 500, riservate alle Isole e al Sud. E in base a questo decreto, il ministero della Pubblica Istruzione ha emanato una circolare che autorizzava il limite di 35 alunni per classe, nella secondaria superiore: una misura che ha creato proteste fra i sindacati. Con la perdita di vigore del decreto, anche la circolare decadrà? Non è chiaro inoltre se gli studenti universitari che si sono già iscritti potranno chiedere il rimborso, per quanto hanno versato in più alle segreterie degli atenei; e con quali procedure. Marco Tosatti

Luoghi citati: Atenei, Roma