La spia torna a casa di Tito Sansa

La spia torna a casa «silurò» Brandt La spia torna a casa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Guenter Guillaume, la «superspia» della Ger| mania comunista nell'anticamera della Cancelleria di Bonn (e che nel maggio 1974 provocò la caduta del cancelliere Willy Brandt del quale era uomo di fiducia) è stato graziato. La domanda di grazia, perorata dal ministro della Giustizia Juergen Schmude, è stata firmata ieri dal presidente della Repubblica Karl Carstens pochi minuti prima della sua partenza per una visita di Stato in Spagna. La notizia non è ancora ufficiale, fonti governative si rifiutano di confermarla e di smentirla, ma in ambienti vicini alla presidenza della Repubblica la si dà per «assolutamente certa». Molti giornali avevano previsto per ieri la liberazione di Guillaume, in carcere da 7 anni e 5 mesi, e la sua riconsegna alla Germania comunista. Ma ciò — si assicura — potrà avvenire soltanto tra alcuni giorni, in quanto la «superspia» è oggetto di una complicata operazione di scambio di prigionieri tra le due Germanie, la cui contabilità ha bisogno di una adeguata preparazione. In cambio di Guillaume — si dice a Bonn — la DDR consegnerebbe alla Germania federale 34 prigionieri politici (tra cui alcuni agenti segreti) e contemporaneamente concluderebbe una lucrativa operazione di liberazione di cittadini che intendono ricongiungersi con i propri famigliari nella Germania Occidentale. Si parla di circa tremila persone, in gran parte mogli e figli di profughi, per ciascuno dei quali Bonn pagherebbe l'equivalente di 12 milioni di lire, cioè complessivamente, 36 miliardi. Sono state invece smentite le notizie secondo cui la liberazione di Guillaume verrebbe inclusa in un «pacchetto internazionale» di scambio di prigionieri al quale avrebbero partecipato anche la Francia, la Danimarca e il Sud Africa, nelle cui carceri si trovano agenti segreti della Germania comunista. i o . , e ? o e i e, l o e a «Si tratta di un affare esclusivamente intertedesco», ha detto un funzionario della Cancelleria, lasciando intendere che la liberazione di Guenter Guillaume, ufficialmente spiegata all'opinione pubblica con «ragioni umanitarie», ha soprattutto motivazioni politiche. Alla popolazione tedesca viene detto che Guillaume, gravemente malato di stomaco e di reni e sofferente di disturbi circolatori (tanto che di tempo in tempo deve venire ricoverato in cliniche specializzate di Essen e di Bochum), ha diritto alla grazia, ma dietro le quinte si ammette che la sua imminente riconsegna alla Germania comunista ha un sottofondo politico, in quanto può contribuire a rasserenare il clima tra le due Germanie, in vista della visita che il cancelliere o ! Helmut Schmidt farà al pre- sidente della DDR Erich Honecker prima della fine dell'anno. Tito Sansa

Persone citate: Brandt, Erich Honecker, Guenter Guillaume, Helmut Schmidt, Juergen Schmude, Karl Carstens, Willy Brandt