Vertice a Bruxelles per il vino Messaggio di Spadolini a Parigi

Vertice a Bruxelles per il vino Messaggio di Spadolini a Parigi Domani riunione della Comunità per la grave controversia Vertice a Bruxelles per il vino Messaggio di Spadolini a Parigi I rappresentanti dei dieci Paesi si incontreranno per discutere il blocco delle esportazioni vinicole italiane e le restrizioni inglesi sui polli - Il presidente del Consiglio italiano ha scritto a Mauroy: «Questo contrasto nuoce a tutta la Cee» BRUXELLES — Le restrizioni alle importazioni adottate da due Paesi della Comunità europea, la Francia per il vino, e la Gran Bretagna per il pollame, saranno oggetto di dibattito, domani a Bruxelles, fra i ministri dell'agricoltura dei «dieci», alla loro prima riunione dopo la pausa estiva. Sul vino, la commissione esecutiva della Cee aveva chiesto alla Francia spiegazioni circa il blocco in dogana di oltre un milione di ettolitri di vino italiano. La risposta francese (in sintesi: «Siamo pronti a sdoganare il vino quando tutta la documentatone doganale necessaria sarà stata fornita») è stata giudicata poco conciliante in ambienti italiani a Bruxelles. I ministri italiano, Giuseppe Bartolomei, e francese, Edith Cresson, avranno molto probabilmente incontri riservati in margine alla riunione per tentare di sbloccare la vertenza. Gaston Thorn, presidente dell'esecutivo Cee, ha fatto ieri appello alle due parti affinché dimostrino il massimo di buona volontà. L'aggravarsi del contenzioso italo-francese, a suo avviso, rischierebbe di mettere in pericolo l'unità del Mercato comune nel suo insieme. II consiglio esaminerà, ugualmente un memorandum presentato dalla Francia sulla riforma della gestione del mercato dei vini da tavola. In esso Parigi raccomanda in pratica il rafforzamento del sistema di distillazione, rendendo quest'ultima obbligatoria all'inizio di ogni campagna. Le restrizioni britanniche alle importazioni di uova e pollame dagli altri paesi Cee (salvo Irlanda e Danimarca) saranno revocate. Le misure restrittive, adottate per combattere la peste avicola (detta malattia di Newcastle), costituiscono secondo la commissione europea una violazione delle regole sulla libera circolazione delle merci nella Cee. A suo avviso, esse sono inoltre sproporzionate rispetto ai rischi reali di contagio. Un altro punto all'ordine del giorno del consiglio è la fornitura di prodotti agricoli a paesi terzi. La commissione Cee informerà i ministri dei contatti avuti con i Paesi che si sono mostrati interessati a firmare accordi pluriennali per la fornitura di tali prodotti (Algeria e Egitto in particolare). Manifestazioni di agricoltori sono previste in occasione del consiglio. Un gruppo venuto dall'Italia protesterà per il vino. r. a. L'intervento di Roma ROMA — Il presidente del consiglio, Giovanni Spadolini, ha inviato un messaggio personale al primo ministro francese, Pierre Mauroy, in cui manifesta «la profonda preoccupazione» del governo italiano per le avverse conseguenze del protrarsi della vertenza sulle esportazioni del vino italiano in Francia e per chiedere «un sollecito e diretto interessamento» alla questione. «La situazione, già molto difficile — afferma il presidente del consiglio — potrebbe diventare insostenibile qualora non si arrivasse ad una sollecita e soddisfacente soluzione della controversia, al di fuori di ogni eccessivo formalismo e di ogni rigore ingiustificato, in conformità con i principi che regolano 4a Comunità Economica Europea». La mancata soluzione del problema del vino — aggiunge Spadolini — nuocerebbe «al futuro dell'attività comunitaria, in un momento nel quale i nostri due Paesi, Italia e Francia, sono impegnati in uno sforzo teso a consolidare le strutture della comunità ed a completare e sviluppare le sue politiche». La Sicilia sollecita intervento Cee PALERMO — «Eventuali, ulteriori rappresaglie contro i viticoltori siciliani non sarebbero altro che una sorta di strada legalitaria del governo francese per applicare l'embargo al nostro prodotto». Lo ha detto il sindaco di Marsala, avv. Egidio Alagna, il quale ha ribadito di avere espresso al presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Salvatore Lauricella, le richieste della città di Marsala per sbloccare la vertenza. L'avv. Alagna ha puntualizzato il ruolo determinante della Comunità europea per sanare una situazione «paradossale», dove a «uno Stato membro viene di fatto impedita la libera circolazione delle merci nei territori comunitari». , Nonostante il maltempo, la vendemmia continua a promettere bene. In Piemonte, dove è possibile, si rinvia di qualche giorno la raccolta di dolcetti e barbere, per evitare il pericolo d'una gradazione troppo bassa. Nella foto, la vendemmia del dolcetto