Pronta diagnosi sull'intestino e i peli eccessivi della donna

Pronta diagnosi sull'intestino e i peli eccessivi della donna Due importanti convegni a Torino: sul colonscopio e ffrsutismo Pronta diagnosi sull'intestino e i peli eccessivi della donna Il «colonscopio» — docile e flessibile strumento a fibre ottiche che oggi permette di gettar «luce» diagnostica sulla patologia del «grosso intestino» — è stato il protagonista al Meeting internazionale «Progress in Colonoscopy» di Torino (M. De La Pierre, G. Verme, P. P. Rossini). Salvo il sostanziale e insostituibile (ma «indiretto») aiuto della radiologia, la diagnostica e la fisiopatologia delle malattie del colon (coliti ulcerose, malattia di Crohn, coliti ischemiche, angiodisplasie. tumori) è sempre stata ostacolata dal quasi inaccessibile •buio» del canale intestinale. Con il sensibilissimo colonscopio. che — in via «diretta» senza anestesia e senza trop- po incomodo per il malato — «vede» (con possibilità di ricognizione sistematica sull'intero colon) e «opera» (con possibilità di prelievi, esami istologici e citologici, polipectomie etc), la qualità della diagnosi — svelta, precisa e tempestiva già su lesioni «minime» — è oggi veramente di prim'ordine. Al Congresso di Torino (24-25 settembre) 300 specialisti da tutto il mondo hanno minuziosamente verificato i problemi di patologia che il prezioso strumento a fibre ottiche ha rivoluzionato a favore della salute dell'uomo. Gli speciali problemi dell'età infantile sono stati discussi (26 settembre) al Simposio internazionale «Pediatrie Endoscopy» (P. Nicola, N. Ansaldi, B. Santini, G. Oderda). Molto interessante, nei confronti di quella pesante minaccia sociale che è il cancro colorettale (35 nuovi casi all'anno su ogni 100.000 persone in Piemonte e Val d'Aosta), è la recente esperienza col «guaiaco-test» (A. Olivieri, M. Crespi, R. Lambert), la moderna «cartina» diagnostica (che ha soppiantato le prove di laboratorio con benzidina o piramidone) che fa da sensibile detector di quel segno d'allarme che può essere la traccia di sangue occulto nelle feci. Certamente questo test farà parlare di sé come protagonista di ogni futuro programma di tempestivo screening a livello di collettività. Al «Simposio internazionale sull'androgenizzazione nella donna» (G. M. Molinatti, L. Martini) (Torino 28-29 settembre) verranno particolarmente discussi i problemi della «virilizzazione parziale» cioè l'eccessiva ed anomala crescita di peli («irsutismo»), associata o meno a caduta dei capelli, seborrea ed acne. Le donne affette da queste antiestetiche manifestazioni non presentano generalmente alterazioni delle normali proporzioni corporee femminili né del timbro vocale né del comportamento sessuale (irregolarità mestruali si riscontrano quasi esclusivamente nella «policistosi ovarica», forma del tutto particolare di modesta androgenizzazione associata a sterilità). Si tratta di disturbi di note¬ vole frequenza, spesso a carattere ereditario, ovviamente molto mal accettate dal punto di vista psicologico. La gran parte di queste donne soffre la «diversità» dal modello femminile di confronto, ha difficili rapporti interpersonali e tende a manifestazioni di carattere depressivo. La terapia — anche nell'esperienza dell'equipe della Cattedra di Endocrinologia dell'Università di Torino — si basa sull'impiego di «anti-androgeni» (sostanze antagoniste dell'azione androgena). I successi terapeutici sull'irsutismo. sull'acne e sulla caduta dei capelli sono soddisfacenti ma l'indesiderata ricomparsa graduale dei sintomi dopo l'interruzione della terapia — che è uno dei principali punti di discussione e di verifica del congresso — rimane tuttora problema aperto. e. m.

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Val D'aosta