Niente libertà provvisoria per i 12 studenti iraniani

Niente libertà provvisoria per i 12 studenti iraniani Il giudice ha respinto le istanze dei difensori Niente libertà provvisoria per i 12 studenti iraniani Erano stati arrestati dopo la violenta rissa scoppiata alla mensa universitaria tra seguaci di Khomeini e quelli dell'esule Bani Sadr Resteranno alle Nuove i dodici iraniani arrestati il 12 settembre dalla polizia, intervenuta in forze per sedare una furibonda rissa scoppiata nei locali della mensa universitaria di via Nizza 83, tra studenti di opposte fazioni, khomeinisti e banisadristi. Lo ha deciso il sostituto procuratore Corsi, respingendo l'istanza di libertà provvisoria che avevano presentato gli avvocati Trucco ed Enrichens per i cinque sostenitori di Bani Sadr e l'avvocato Santoni per i sette fedelissimi a Khomeini. La rissa di via Nizza 83 è stata originata da un volantinaggio fatto dai khomeinisti. I sostenitori di Bani Sadr hanno cercato di impedire la distribuzione dei manifesti e dei ciclostilati. Sono volati insulti e grida; poi, i fatti. Sono comparse catene e noccoliere, uno degli aggrediti è stato ferito da una coltellata al fianco. Dopo l'intervento della polizia parecchi degli arrestati sono stati accompagnati alle Molinette e poi riportati in questura. Già in luglio era accaduto un analogo episodio alla mensa del collegio universitario, in corso Lione. In quel caso, però, l'inchiesta era stata formalizzata e il giudice istruttore aveva concesso ai cinque iraniani arrestati la libertà provvisoria. In caso di processo e condanna con una probabile espulsione dall'Italia, per i sostenitori dell'ex capo della Repubblica iraniana Bani Sa dr, in esilio a Parigi, si prepara un futuro incerto. Uno dei cinque oppositori all'attuale regime ha raccontato agli avvocati che suo fratello è stato fucilato in Iran una ventina di giorni fa. Analoga sorte toccherebbe a lui se rientrasse con l'etichetta di nemico dell'Imam Khomeini. ic «Ricordo solamente di essere caduta a terra. Poi delle persone mi hanno aiutata». Lucia Aschero, 50 anni, via Monterosa 70. è ricoverata al Maria Adelaide con prognosi di 30 giorni. I medici sospettano una frattura al cranio. Ieri, mentre aspettava l'autobus, è stata colpita da un pez¬ zo di cornicione al capo. La disgrazia è avvenuta alle 15,40, in corso Regio Parco 6, alla fermata del bus 57, dove vi è un condominio costruito alcuni anni fa. Improvvisamente, senza un grido, la don na si è accasciata sul marciapiede, mentre attorno schizzavano pezzi di cemento. Soccorsa l'Aschero, si è scoperto che da una soletta del sesto piano — probabilmente danneggiata da infiltrazioni d'acqua — si era staccato un pezzo di cornicione largo al cuni centimetri e lungo una trentina.

Luoghi citati: Iran, Italia, Parigi