Il gas algerino troppo caro l'Eni punta su quello russo
Il gas algerino troppo caro l'Eni punta su quello russo Grandi è favorevole al gasdotto Urss-Europa Il gas algerino troppo caro l'Eni punta su quello russo MILANO — L'Eni è decisamente favorevole alla realizzazione del gasdotto Urss-Europa nel quadro dell'iniziativa congiunta franco-tedesco-italiana che dovrebbe consentire di diversificare le nostre importazioni di metano rispetto alle fonti nordafricane e in particolare all'Algeria che chiede un allineamento dei prezzi del gas al petrolio inaccettabile per l'ente di Stato italiano. Lo ha dichiarato il presidente dell'Eni Alberto Grandi ad una tavola rotonda organizzata ieri dall'Automobile Club di Milano In particolare Grandi ha giustificato l'appoggio al gasdotto sovietico con motivi di affidabilità tecnica e commerciale e con «l'esperienza già a lungo maturata nel settore importazioni energetiche (gas naturale, petrolio e servizi di arricchimento dell'uranio) dall'Urss che si è dimostrata, in termini di rispetto contrattuale su quantità e pressi, una controparte affidabile». «Per quanto riguarda le condisioni di fornitura del gas naturale— ha proseguito Grandi — sono state raggiunte, durante le recenti trattative a Roma, importanti intese di massima sui criteri che do¬ vranno essere tenuti presenti sia nella definizione del presso sia nella determinasione delle sue variazioni durante i 20-25 anni di durata della fornitura». Dopo aver dichiarato che finora i russi hanno respinto l'approccio algerino al problema del prezzo. Grandi ha tuttavia aggiunto: «C'è peraltro da tenere presente che i sovietici stanno ricevendo forti pressioni da parte algerina per ottenere l'appoggio sulla questione del prezzo». L'Algeria, infatti, ha rivelato sempre Grandi, all'inizio di quest'anno ha chiesto alla Snam «un aumento sostanzioso dei pressi secondo il principio di equivalensa calorica fob del gas all'olio greggio in una misura tale da rendere il gas in Italia fuori mercato e da compromettere irreparabilmente l'economia dell'operazione in quanto il gas algerino diventerebbe dal 50 al 100 per cento più caro delle altre forme di energia concorrensialu. L'Eni ha già effettuato 3000 miliardi di investimenti per la realizzazione del gasdotto che dovrebbe trasportare il metano algerino sulle coste della Sicilia e poi risalire fino all'Italia settentrionale, m. bo.
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