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Handicappato non può frequentare la scuola perché al primo piano Handicappato non può frequentare la scuola perché al primo piano FABRIANO— Il padre di un ragazzo handicappato costretto a muoversi su una sedia a rotelle ha inviato un esposto al procuratore della Repubblica di Ancona in cui chiede che nei confronti del figlio sia riconosciuto il diritto allo studio con la possibilità di frequentare le lezioni del primo anno dell'istituto tecnico industriale di Fabriano, a cui è stato regolarmente iscritto. Poiché l'aula dove si svolgono le lezioni è posta al primo piano di un edificio che non ha ascensore, il preside della scuola, dice il genitore, dovrebbe per legge trasferire la classe in un'aula al piano terreno dando così la possibilità anche al ragazzo minorato di frequentarla. Si ravviserebbe altrimenti non solo una violazione delle norme che disciplinano la legge di tutela dei portatori di menomazioni fisiche, ma addirittura, se l'aula della I B dell'istituto tecnico non scenderà a piano terra, una palese discriminazione che toglierebbe a un handicappato il diritto di accedere ad una scuola pubblica. L'autore dell'esposto è Mario Borioni, padre di Paolo, un ragazzo di 15 anni, immobilizzato da una distrofia muscolare. Tempo addietro il Borioni aveva preso contatti con gli organi collegiali dell'istituto tecnico industriale di Fabriano facendo presenti le condizioni del figlio che intendeva iscriversi alla prima classe dell'istituto, ed aveva ricevuto assicurazioni che l'amministrazione provinciale avrebbe provveduto a costruire una rampa di accesso dalla strada al piano terreno e un ascensore interno di servizio per i piani superiori. Senonché ai primi di settembre l'ente proprietario dello stabile faceva presente che mentre non sussistevano difficoltà per realizzare la rampa di accesso al pian terreno, l'ascensore sarebbe stato disponibile soltanto l'anno prossimo essendo necessario l'appalto per la sua installazione, e. g.