La proposta di Haig a Gromyko di Ennio Caretto

La proposta di Haig a Gromyko La proposta di Haig a Gromyko (Segue dalla l'pagina) ro linea senza dubbio anche per motivi interni, per prevenire cioè l'effetto negativo di eventuali sconfitte politiche sull'economia o sulle forniture degli Awacs all'Arabia Saudita. La svolta però è dovuta innanzitutto alla messa a punto, dopo lunghe esitazioni, dei programmi militari Usa. ampliati con la costruzione della bomba N e la decisione di costruire il supermissile MX e il superbombardiere BI. L'approccio più conciliante di Haig non ha impedito che i contrasti con Gromyko affiorassero ieri ripetutamente e senza reticenze. Il portavoce Fischer ha riferito che il segretario di Stato ha ribadito la diffida ai sovietici a intervenire con la forza in Polonia, indicando con chiarezza che una simile azione segnerebbe la fine di qualsiasi negoziato. Haig avrebbe anche ammonito Gromyko che l'America non tollererà più interferenze di Paesi come Cuba e la Libia nelle vicende interne degli Stati sudamericani e africani. I contrasti si sono rivelati ampi e profondi anche sulle armi di teatro e su quelle strategiche. Martedì. Reagan aveva rimproverato a Breznev di mirare, con il riarmo degli ultimi 15 anni, -alla superiorità nucleare sugli Stati Uniti-, nonché di aver spezzato l'equilibrio in Europa con l'installazione dei missili SS-20 nel territorio del Patto di Varsavia. Haig ha mosso gli stessi appunti a Gromyko. Ma questi, in risposta, ha ribadito che l'Urss punta soltanto alla parità militare delle superpotenze: che l'ha realizzata per adesso soltanto in Europa, e quindi i negoziati sulle armi di teatro devono partire da una moratoria. Commentando questa impostazione, il ministro degli Esteri italiano. Colombo, ha sottolineato •quanto lontani siano i punti di partenza- delle superpotenze, e quanto cammino si debba compiere per un'intesa. In particolare, ha aggiunto Colombo, è negativo il rifiuto da parte dell'Urss del principio del linkage. L'intervallo tra oggi e lunedi nei cclloqui di Haig e di Gromyko servirà ai governi russo e americano per raggiungere una decisione generale — se e come tornare alla distensione — e una particolare — dove e con quale contenuto stabilire le trattative sugli euromissili. Gli Stati Uniti si consulteranno con gli alleati sulla loro intera strategia, mentre l'Urss coinvolgerà gli altri Paesi comunisti solo nell'esame di questioni specifiche, quali la crisi polacca. Se tutto ciò portasse a sbocchi favorevoli, probabilmente Gromyko si recherebbe a Washington per incontrare il Presidente. Sarebbe il segno dell'atteso cambiamento del clima, dell'avvento del -reciproco rispetto- auspicato da Reagan. Ma è più plausibile un esito interlocutorio dei sondaggi. Nessun vertice dà mai risultati taumaturgici. Sarebbe uno storico successo diplomatico il solo fatto che i rapporti Usa-Urss incominciassero a i migliorare. Ennio Caretto I