A Palermo un corteo di duemila persone contro la base Cruise

A Palermo un corteo di duemila persone contro la base Cruise A Palermo un corteo di duemila persone contro la base Cruise Esponenti politici denunciano Spadolini per «omissione di atti d'ufficio» - Nuove polemiche PALERMO — Quasi duemila persone, ieri, hanno sfilato a Palermo durante una manifestazione contro la base dei missili Cruise progettata a Comiso, presso Ragusa. Organizzata dal Comitato per la pace costituito recentemente nella cittadina ragusana, la giornata di protesta nel pomeriggio è proseguita davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea siciliana. I gruppetti radunatisi di fronte al Parlamento dell'isola sono stati tuttavia sparuti, in tutto centocinquanta persone. Hanno anche aderito la Gioventù aclista, gli universitari cattolici e gli Scouts cattolici. In aula, il presidente della Regione, Mario D'Acquisto (de), ha informato l'assemblea degli incontri da lui recentemente avuti a Roma sul problema dei missili. D'Acquisto, che si è incontrato con Spadolini e i ministri della Difesa, Lagorio, e degli Esteri, Colombo, ha detto che il governo non ritiene mutabile la scelta di Comiso e che comunque la base potrà non sorgere qualora emergessero elementi di distensione nello scacchiere mondiale •Abbiamo fatto risaltare la questione del riscatto sociale ed economico della Sicilia — ha affermato l'on. D'Acquisto —non chiedendo compensativi, ma perché in generale dalla vicenda di Comiso siano tratti spunti tendenti a valorizzare gli interessi dell'isola proprio mentre i siciliani si sacrificano ospitando la base dei Cruise». D'Acquisto ha anche ricordato che il governo regionale non fu preliminarmente informato e che al di là delle questioni giuridiche che ciò comporta sotto il profilo politico «si ritiene inaccettabile l'atteggiamento del governo centrale». .Noi— ha aggi unto D'Acquisto — dobbiamo essere consultati ogni volta che si decidono cose riguardanti la Sicilia». In proposito si registra uan denuncia che un gruppo di intellettuali ed esponenti comunisti, radicali e di democrazia proletaria ieri a Palermo ha sporto contro il presidente del Consiglio, Spadolini, alla Commissione inquirente. Essi hanno contestato a Spadolini il reato di omissione di atti d'ufficio per violazione dello statuto speciale che regola l'autonomia siciliana ed è parte integrante della Costituzione. L'art 21 dello statuto stabilisce che <>con U rango di ministro il presidente della Regione siciliana partecipa al Consiglio dei ministri con voto deliberativo nelle materie che interessano la regione». Tra gli altri, firmatari della denuncia sono Pancrazio De Pasquale, deputato europeo del pei, Michelangelo Russo, ex presidente dell'Assemblea siciliana, l'on. Elio Risicato, il pretore di Messina eletto come indipendente nelle liste del pei all'Assemblea siciliana, il direttore del quotidiano L'Ora Nicola Cattedra, Giacomo Cagnes, presidente dei Comitato per la pace. Antonio Bavidà