Colombo a Haig: palestinesi nelle trattative per il M. O.

Colombo a Haig: palestinesi nelle trattative per il M. O. Reagan accetta l'invito a visitare l'Italia Colombo a Haig: palestinesi nelle trattative per il M. O. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK—Il ministro degli Esteri italiano ha trasmesso al segretario di Stato americano, Haig, un invito del presidente della Repubblica, Pertini, e del presidente del Consiglio dei ministri, Spadolini, a Reagan per una visita in Italia. L'invito è stato accolto «calorosamente», e una data «di reciproco gradimento» verrà fissata nelle prossime settimane. Lo ha. annunciato Colombo stesso in un incontro coi giornalisti italiani dopo il suo colloquio con Haig. Colombo, che domani incontrerà anche il ministro degli Esteri sovietico, Gromyko, si trova a New York per i lavori dell'Assemblea generale dell'Orni, nel corso dei quali tiene una serie di consultazioni bilaterali al massimo livello. L'incontro con Haig è servito al capo della nostra diplomazia essenzialmente per una messa a punto dei due più importanti problemi di oggi, quello dei negoziati sugli euromissili e quello della stabilizzazione del Medio Oriente. L'Italia, ha detto Colombo ai giornalisti, procede, sulla base delle indicazioni date dal Parlamento, ai preparativi per la collocazione delle armi di teatro e della scelta dei siti, nell'intesa che parallelamente avranno luogo le trattative Stati Uniti-Europa e Urss per la loro riduzione. Il ministro ha sottolineato di aver ricevuto dal segretario di Stato le più precise assicurazioni sulla ^volontà politica» americana di raggiungere un accordo col Cremlino. Secondo Colombo, una delle note più positive del colloquio con Haig è stata la riaffermazione della disponibilità della superpotenza a riprendere anche i negoziati Salt per la limitazione delle armi strategiche. Gli euromissili si inquadrerebbero in questo ambito, ed Europa e Stati Uniti si terrebbero in stretto contatto. Haig ha lasciato intendere che un gruppo di coordinamento seguirebbe le trattative che a un certo punto si farebbero parallele, e ha ribadito il proprio impegno a tutelare gli interessi alleati. Nessuna data è stata però fornita per il negoziato Salt, a differenza di quello sulle armi di teatro, previsto il 15 novembre-15 dicembre. La discussione sul Medio Oriente ha avuto due punti di riferimento principali, la Libia e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina. Colombo ha riferito che l'ospite si è mostrato allarmato della politica di Gheddafi, e ha insistito sulla necessità di garantire la sicurezza del Mediterraneo. «Da parte nostra — ha proseguito il ministro degli Esteri — abbiamo espresso la determinazione italiana di chiarire gli obiettivi libici anche per mantenere aperto un dialogo». Sull'Olp, ha aggiunto Colombo, -abbiamo manifestato il parere che il processo di pace di Camp David debba vederlo partecipe, se si vuole che esso sia coronato da successo». A questo proposito, Haig ha rinnovato la richiesta, già avanzata dagli Stati Uniti all'Italia al vertice dei sette Paesi più industrializzati a Ottawa, di entrare nella forza di pace dell'Onu per il Sinai. La risposta del nostro ministro degli Esteri è stata di nuovo interlocutoria. La richiesta, ha dichiarato, verrà esaminata dal governo e dal Parlamento a seconda delle circostanze. L'atteggiamento italiano potrebbe essere influenzato dall'andamento della crisi palestinese. Gli Stati Uniti, ha concluso Colombo, hanno riconosciuto il contributo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina alla tregua in Libano, ma hanno ricordato che molto dipende da Israele e dagli sviluppi futuri. Colombo e Haig hanno parlato anche della Polonia, e si sono trovati d'accordo nel giudicare la situazione molto grave, ma anche nel ritenere che un intervento armato sovietico si possa evitare. Il nostro ministro degli Esteri ha confermato che, dei due incontri con Gromyko, il segretario di Stato americano intende dedicare quello iniziale a un esame dei vari problemi sul tappeto. In tale sede affronterà il tema polacco. I particolari dei negoziati sugli euromissili verranno analizzati invece nel secondo colloquio, il 28. Colombo per quella data avrà fatto ritorno a Roma. Sull'agenda del capo della diplomazia italiana, che oggi parla all'Onu, figurano in queste ore altri contattti di rilievo. I più significativi sono quelli coi ministri degli Esteri di alcuni Paesi mediorientali e africani. e. c.