Il «caro denaro» rende più difficile finanziare i deficit del Terzo Mondo

Il «caro denaro» rende più difficile finanziare i deficit del Terzo Mondo Lo afferma la Banca Mondiale nel suo rapporto annuale ROMA — Gli alti tassi di interesse rendono difficile finanziare i deficit da importazioni di petrolio per i Paesi in via di sviluppo; d'altra parte, se questi Paesi si adattano alla situazione controllando il loro import. •quasi inevitabilmente ridurranno il loro tasso di sviluppo, al tempo stesso contribuendo ad una diminuzione di produzione nei Paesi industrializzati'. A dirlo è la Banca Mondiale, istituzione che ha proprio il compito di dare prestiti, per investimenti, ai Paesi in via di sviluppo, e la cui attività è condizionata dall'elevato livello dei tassi di interesse sui mercati finanziari internazionali. Il rapporto annuale della Banca Mondiale — presentato dal rappresentante in Europa. Ralner Steckhan — contiene un bilancio positivo dell'anno 1980. in cui i Paesi in via di sviluppo hanno registrato un alto tasso medio di crescita economica, il 4,6%. accorciando le distanze con 1 Paesi industrializzati che si sono sviluppati in media di solo ri.3%; ma. aggiunge, -una quantità di elementi negativi oscurano questa visione ottimistica». La Banca Mondiale (139 Paesi ne sono membri) ha il compito di finanziare investimenti destinati a stimolare la crescita eco¬ Il «caro denaro» rende più difficile finanziare i deficit del Terzo Mondo nomica dei Paesi in via di sviluppo. La Banca come tale raccoglie fondi sul mercato internazionale dei capitali e presta, a un interesse determinato dal costo della raccolta, soltanto ai governi, o con garanzia dei governi, e in genere ai Paesi non poverissimi. Per i Paesi a reddito più basso opera una istituzione collegata. l'Ida, che presta senza interesse (e con rimborso in 50 anni) fondi concessi dalle nazioni più ricche. Per gli investimenti privati, sempre nei Paesi definiti -in via di sviluppo- (dei quali, si apprende. l'Italia ha cessato di far parte nel 1965, entrando nella categorìa superiore), esiste un altro ente legato alla Banca Mondiale, denominato IFC. Non si tratta di attività irrilevanti: nell'anno fiscale 1981 (da metà '80 a metà '81) il gruppo della Banca Mondiale ha dato autorizzazione di prestiti e preso impegni di Investimenti per una cifra complessiva di 13 miliardi e 100 milioni di dollari, pressappoco un decimo del totale dei finanziamenti provenienti dai Paesi industriali e diretti ai Paesi in via di sviluppo. Dagli investimenti infrastnitturali, negli ultimi tempi l'attenzione della Banca Mondiale si sta spostando -su quegli investimenti diretti ad assistere le popolazioni più povere dei Paesi emergenti, aumentandone la produttività'. Si tratta di progetti di sviluppo agricolo e rurale, di intervento sulle aree urbane. In questo quadro è stato concesso nel 1981 il primo finanziamento alla Cina popolare, che è da poco diventata Paese membro della Banca Mondiale. s |

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