Nuove scosse di terremoto a Potenza e a Napoli la gente fugge in strada

Nuove scosse di terremoto a Potenza e a Napoli la gente fugge in strada Nuove scosse di terremoto a Potenza e a Napoli la gente fugge in strada POTENZA — Ancora paura in Basilicata e in Campania. La notte di domenica e ieri si sono ripetute le scene di panico viste il 23 novembre scorso, quando il terremoto sconvolse le due regioni. Ci sono state quattro scosse, due molto violente, che hanno fatto cadere cornicioni, intonaci e spezzato i tubi di un acquedotto. Il primo sommovimento è avvenuto domenica alle 11,01 ed è stato avvertito non solo in città, ma anche nei comuni di Salvano, Picerno, Pescopagano e Filiano. Il sismo è stato leggero, hanno oscillato i lampadari, i vetri hanno tremato. La seconda scossa, più violenta, nella notte, alle 3,42, preceduta da un sommesso brontolio della terra. Tutta Potenza si è svegliata, migliaia di persone sono corse in strada e si sono allontanate dalle case per paura di crolli. Molte sono poi tornate a letto, altre invece hanno atteso l'alba nei prati. Questa seconda scossa ha causato danni all'acquedotto di Ruoti: il serbatoio che raccoglie l'acqua si è incrinato; la condotta centrale che alimenta il paese si è spaccata in più punti. Il piccolo comune è rifornito con autobotti. Dopo un terzo, leggero sommovimento avvenuto nelle prime ore del pomeriggio, alle 18,14, la scossa più forte di tutte: sesto-settimo grado Mercalli. Le case hanno oscillato e si è temuta la catastrofe. L'onda sismica ha raggiunto anche Napoli, ma solo alcuni quartieri. Uno studioso dell'osservatorio vesuviano ha detto che queste scosse «rientrano nel contesto evolutivo del movimento sismico dello scorso novembre». La terra ha tremato anche a Spoleto e nei vicini paesi di Montemartano, Morgnano e San Giovanni di Baiano: alle 22,45 di domenica e una seconda quindici minuti dopo. Non ci sono stati danni, solo paura. Molte persone hanno trascorso la notte all'aperto.

Persone citate: Mercalli, Picerno, Salvano