Arsenali d'armi chimiche in Europa, afferma Mosca

Arsenali d'armi chimiche in Europa, afferma Mosca Ritorcendo le analoghe accuse degli Stati Uniti Arsenali d'armi chimiche in Europa, afferma Mosca La Tass indica basi in Germania e Inghilterra - Esercitazioni «in condizioni di guerra batteriologica» nelle manovre Nato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Urss accusa gli Stati Uniti di voler trasformare l'Europa non solo in un arsenale per la bomba N, ma anche in un colossale deposito di armi chimiche: le une sarebbero anzi, per gli strateghi del Pentagono, complementari dell'altra. Il commentatore politico della Tass, Vladimir Serov, esprime il timore che la «mirica minaccia sovietica» stia spingendo il Pentagono a fare del Vecchio Continente un tragico 'teatro di guerra chimica*. La denuncia, che riaccende la polemica avviata la settimana scorsa da Haig (il segretario di Stato Usa aveva attribuito a Mosca l'uso di quelle armi nel Sud-Est asiatico e in Afghanistan), trova conferma — secondo 1 sovietici — nelle attuali manovre Nato in Germania, che includono esercitazioni «in condizioni di guerra chimica e batteriologica». L'operazione avviata dal Pentagono, afferma l'agenzia ufficiale sovietica, rientra nel nuovo concetto americano di •guerra globale», in base al quale gli Usa si stanno preparando a sostenere contemporaneamente un conflitto convenzionale, uno nucleare e uno chimico. « Negli Stati Uniti — dichiara la Tass — sono in pieno svolgimento preparativi per una guerra chimica con le più moderne armi d'attacco»: a null'altro servirebbero lo stabilimento fatto costruire dal Pentagono nell'Arkansas, o gli stanziamenti di quattro miliardi di dollari da spendere «nei prossimi anni», o gli 85 milioni che gli americani investiranno nel 1981 per 'sviluppare nuove armi chimiche d'attacco e migliorare quelle già esistenti». L'atto d'accusa di Mosca sostiene, senza fornire tuttavia dati precisi, che -gli Stati Uniti controllano i più vasti depositi di agenti chimici altamente tossici»; al tempo stesso Washington sarebbe •testardamente contraria» a una trattativa per proibire lo sviluppo, la produzione e l'ammasso delle armi chimiche. La «voce» del Cremlino, allarmata dalle manovre in Germania, sottolinea anche la propria convinzione che esistano già in quel Paese 'numerosi arsenali di sostanze chimiche da combattimento». Ma non solo sul continente europeo aleggia la minaccia della «nube arancione». Anche in Gran Bretagna, afferma la Tass, esistono già considerevoli depositi di agenti tossici. In particolare si addita «un imponente arsenale di gas nervini in Cornovaglia». Poco lontano dalla città di Portdown, nella Contea del Wiltshire, «c'è un terreno dove quasi ogni giorno si svolgono battaglie chimiche di addestramento». Le mano vre in Germania nasconderebbero il desiderio della Nato di 'installarvi un analogo impianto permanente». Mosca, che ha sempre respinto come «assurde» le accuse americane, e che non ha mancato di ritorcerle fin dal primo giorno contro Washington, pare ora impegnata in un'operazione psicologica nei confronti degli alleati europei della Nato, come già aveva tentato senza molto successo a proposito degli euromissili. Cerca, cioè, di spiegare che la politica militare americana — per le armi chimiche come per la bomba N — collocherebbe Inevitabilmente l'Europa In prima linea in un eventuale conflitto: le attuali manovre sarebbero un significativo passo in quella direzione. •La via intrapresa dagli strateghi americani — afferma la Tass — è irta di immensi pericoli per la popolazione europea, che ha già sofferto gli orrori della guerra chimica durante la prima guerra mondiale», f. gal.

Persone citate: Haig, Vladimir Serov