Macchina impazzita

Macchina impazzita Macchina impazzita (Segue dalla l'pagina) vi in fretta occorra prima raggiungere sufficiente chiarezza su almeno tre questioni. La prima è il rapporto che in un sistema parlamentare moderno deve esistere tra Esecutivo e Legislativo. Il Governo, chiaramente, non è più (e non può essere, se lo Stato deve funzionare) il braccio esecutivo delle Assemblee. Esso deve essere perciò controllato dal Parlamento. Ma le Camere devono favorirlo, non ostacolarlo, nell'attuazione del suo programma: che esse stesse d'altra parte, con la fiducia, gli hanno dato il compito di attuare. Ciò implica almeno una cosa: che l'ordine del giorno delle Assemblee (e prima delle Commissioni) rispecchi largamente le indicazioni e le priorità dell'Esecutivo. Oggi invece il Governo, come tale, non ha alcun potere di intervento sull'ordine dei lavori delle Camere. Ma se è giusto che il Governo ri penetri, è anche giusto che le opposizioni vi abbiano la loro parte. Esse infatti sono sensibili alla funzione di controllo sull'Esecutivo in misura assai maggiore di quanto non possano esserlo le maggioranze che il Governo sostengono. Un temperamento delle opposte esigenze non può in prati¬ ca essere assicurato che dai presidenti delle Assemblee. Ma proprio perciò — come gran parte della dottrina del resto indica — essi devono avere le caratteristiche non di delegati della maggioranza ma di organi super partes, di eguale autorità presso tutti i parlamentari, con funzioni di garanzia dell'istituzione più che di sola e stretta tutela della maggioranza. Infine, bisogna porre un argine all'alluvione di decreti legge che ha invaso Montecitorio e Palazzo Madama. Spadolini ha garantito ciò nel suo discorso programmatico. Ma di fatto la Camera è ancora bloccata da 10 decreti (quasi tutti del precedente Governo). E. a quel che pare, molti gruppi sono assai più sensibili all'esigenza di colpire Spadolini facendo decadere i decreti che all'esigenza di sgombrarne il campo per poter procedere a quella programmazione del lavoro legislativo ed ispettivo che i decreti, di per sé, ostacolano. Cosi, melanconicamente, rotola il tempo a Montecitorio. La Camera non funziona. E non dipende soltanto, per onestà, dall'ostruzionismo radicale. Adolfo Battaglia (Presidente del Gruppo parlamentare del pri)

Persone citate: Adolfo Battaglia, Spadolini