Cercare casa a Venezia

Cercare casa a Venezia Un problema di difficile soluzione nella città lagunare Cercare casa a Venezia Nel centro storico è praticamente impossibile trovare una abitazione per una coppia di sposi novelli o per gli sfrattati - Entro i prossimi dieci anni dovrebbero essere disponibili 1900 nuovi alloggi, ma intanto continua incessante l'esodo dei veneziani VENEZIA — 1524 sfratti a Venezia dal 1979. Negli ultimi tempi una media di 25 al mese. Un esodo di giovani e non giovani inarrestabile. Il centro storico è un luogo in cui trovare casa, per una coppia di sposi novelli, è praticamente impossibile, come impossibile è trovare un altro alloggio per gli sfrattati. E' una situazione che va aggravandosi di giorno in giorno e alla quale il Comune tenta di porre riparo. Ma finora qualsiasi azione è stata come una goccia nel mare: troppo poco perché il beneficio si possa avvertire. In vari punti del centro storico sono in corso lavori avviati dal Comune per risanare l'edilizia abitativa. Gli inquilini delle abitazioni restaurate — finora una trentina di persone — sono stati trasferiti in case-pareheggio, reperite fra mille difficoltà. Un'altra direttrice della politica comunale è quella dell'edificazione di nuove case nell'isola della Giudecca (95 alloggi), a Mazzorbo (600) e in alcune aree inutilizzate del centro storico, come quella dove un tempo sorgeva il gasometro, mentre un progetto speciale è in studio per l'ex mulino Stuky. Entro i prossimi dieci anni tra il centro storico e isole, dovrebbero essere disponibili dai 1800 ai 1900 nuovi alloggi (e 3-4 mila a Mestre), a condizione — si fa notare all'assessorato all'edilizia — che si ottenga l'intervento di cooperative, di società che accettino di edificare in regime convenzionato. Per quanto riguarda gli interventi di risanamento, i fondi vengono forniti da varie leggi, ma quasi mai da quella che massimamente dovrebbe provvedere alla salvaguardia della città lagunare: la legge speciale. «La questione della nuova edificazione — fa notare Bruno Cassetti, assessore all'edilizia pubblica — è un falso problema. E' solo una parte, e non certo la più consistente, delle risposte che si devono dare alle istame del centro storico. Innanzitutto è limitata quantitativamente. Strategicamente si dovrà operare sul risanamento del patrimonio esistente». «Lepossibilità di intervento esistono — ha concluso Cassetti — ma non possono essere delegate solo ai Comuni». Il problema, dunque, è quello della legge speciale, che non è riuscita a portare grande giovamento all'edilizia residenziale. Le ragioni sono molte, in Comune si parla di meccanismi «perversi» presenti sia nel testo legislativo che nei decreti di attuazione, che condizionano, ad esempio, l'erogazione dei contributi all'ultimazione dei lavori e all'esistenza di piani di comparto (con la conseguente impossibilità di effettuare interventi singoli). Nel corso di un recente incontro tra il presidente del Consiglio Spadolini e i responsabili dell'amministrazione civica veneziana è emerso che, per salvare la città, sono necessari 2000 miliardi di lire, da erogarsi nel corso di 10 anni. Verrà quindi chiesto un rifinanziamento della legge speciale, ma il problema non sembra essere tanto questo, quanto quello di una vera e propria modifica della legge. La situazione, intanto, si fa accesa. Continuano a verificarsi episodi di occupazione abusiva di alloggi. Quando questo è accaduto in case di proprietà del Comune, quest'ultimo ha usato una certa durezza, provvedendo immediatamente allo sgombero. C'è poi la questione delle abi¬ th-odlennppvmm tazioni sfitte di cui il Comune ha bisogno per farne case-parcheggio (dove vengono ospitati gli abitanti di alloggi da risanare o persone particolarmente bisognose). Di espropri di questo genere, finora il Comune ha voluto farne solo due, per alloggiare persone anziane sfrattate impossibilitate a trovare una diversa sistemazione. Ma sono cento gli appartamenti vuoti per i quali il Comune chiede l'autorizzazione all'occupazione temporanea per cinque anni. Autorizzazione che non arriva. E intanto 1 prezzi lievitano e, di conseguenza, il mercato edilizio subisce continuamente drastici ridimensionamenti. Secondo recenti stime, un alloggio da restaurare viene venduto a un milione al metro quadrato; due o tre uno restaurato in una zona centrale. Esiste poi un mercato sommerso, che vede come acquirenti facoltosi «foresti» (ita¬ liani o stranieri, per il veneziano sempre «foresti» sono) e 11 i prezzi non sottostanno a nessuna regola. Si deve oggi porre con forza l'obiettivo — osserva il pri di Venezia in un documento — di ricondurre alle norme che regolano le diverse programmatiche a Venezia nel quadro della legislazione «ordinaria», e per converso quello di vedere i problemi di Venezia come problemi nazionali. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Bruno Cassetti, Cassetti, Gigi Bevilacqua, Stuky

Luoghi citati: Mazzorbo, Mestre, Venezia