Un dirigente chiedeva tangenti agli operai?
Un dirigente chiedeva tangenti agli operai? Denunciato a Castellammare di Stabia Un dirigente chiedeva tangenti agli operai? NAPOLI — Estorsioni anche in azienda? Nell'occhio del ciclone la Navalcarene, una ditta spezzina specializzata nei lavori di tinteggiatura e sabbiatura delle navi in costruzione sugli scali dell'Italcantieri di Castellammare di Stabia. Un gruppo di operai avrebbe denunciato il dirigente dell'azienda Donato Coscia di aver preteso il pagamento di esose tangenti mensili (200-300 mila lire) per non mettere in cassa integrazione i dipendenti in numero esuberante. Alcuni, di fronte allo spettro della disoccupazione, avrebbero subito il ricatto: altri si sarebbero rivolti con un esposto alla polizia, rifiutando di pagare. Sulla vicenda indaga la magistratura napoletana con molta discrezione. Il sostituto procuratore Lucio Di Pietro, cui è affidata l'inchiesta, ha ipotizzato nei confronti di Donato Coscia, i reati di estorsione continuata e tentata estorsione in azienda. La Navalcarene è subentrata nel novembre scorso, dopo una regolare gara, ad un'azienda specializzata napoletana accusata di essere legata alla camorra, di pretendere tariffe più alte per soddisfare le richieste della delinquenza. Al momento la direzione dell'Italcantieri. come la sede centrale della ditta Navalcarene. di La Spezia, non hanno adottato alcun provvedimento nei confronti del dirigente trasferito da mesi a Castellammare di Stabia per controllare sul posto l'andamento dei lavori. Con amarezza. Donato Coscia, genovese, respinge le accuse. -E'pura fantascienza — dice —: ho 44 anni, vengo dalla gavetta. Sono un uomo onesto. Sono un operaio che ha fatto carriera: non mi sentirei di approfittare di una categoria di cui ho diretta esperienza. Ho la coscienza tranquilla». Attualmente alla Navalcarene di Castellammare di Stabia soltanto 25 dipendenti sono a cassa integrazione: ma nella prossima settimana qualcuno dovrebbe anche rientrare. Negli ultimi giorni i dipendenti della ditta spezzina hanno spontaneamente sottoscritto un documento in cui affermano di non aver mai subito intimidazioni o richieste di denaro da parte del dirigente. Un'iniziativa affiancata anche dai rappresentanti del consiglio di fabbrica. Una decina di operai, invece, ha continuato l'azione di denuncia. a. 1.
Persone citate: Donato Coscia, Lucio Di Pietro
Luoghi citati: Castellammare Di Stabia, La Spezia, Napoli
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