Un anziano boss della droga assassinato davanti a un bar

Un anziano boss della droga assassinato davanti a un bar L'agguato a Santa Ninfa, nella valle del Belice Un anziano boss della droga assassinato davanti a un bar TRAPANI — C'è paura nel Belice per i regolamenti di conti che in due giorni hanno causato quattro morti. L'ultimo assassinato è un anziano boss della droga, Giuseppe Palmer!. L'hanno ucciso con cinque colpi di pistola cai. 38, nella baraccopoli di Santa Ninfa, uno dei paesini terremotati. Il delitto, compiuto martedì sera a tarda ora, è avvolto nel mistero. Nessuno infrange l'omertà Palmerì, che aveva 66 anni, aveva un passato di denunce e arresti. Era considerato un •pezzo da 90* del traffico internazionale di droga. Gli assassini forse sono due, ma i carabinieri non hanno potuto stabilire questo particolare. Il boss è stato affrontato all'uscita dal bar dove aveva trascorso gran parte della se¬ rata insieme con amici. E' morto all'istante. Quando i carabinieri sono arrivati, meno di cinque minuti dopo, la zona era semideserta. Povera ed abitata prevalentemente da agricoltori e da gente che tira a campare facendo leva sulle magre risorse del terziario (piccoli commerci, af f aruccl), la valle del Belice terremotata non è certo una zona di proliferazione della droga. Ma è sicuramente un punto di passaggio poiché attraversa da Nord a Sud l'intera Sicilia Occidentale e s'incunea tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento. La vallata passa accanto a centri, dove la mafia è attiva, come Corleone e Castellammare del Golfo, Partinico e Alcamo. In questa zona le cosche mafiose, legate a Cosa Nostra, da parecchi anni hanno fatto un salto di qualità impegnandosi sempre più nei lucrosi traffici degli stupefacenti. Il passaggio non è stato ancora completato e nelle pieghe dell'adesione di vecchi e nuovi mafiosi, sono sempre, più frequenti i fatti di sangue. « Si spiegano proprio cosi—ha detto ieri uno degl'investigatori a Santa Ninfa — i delitti che stanno susseguendosi nella valle*. Giuseppe Palmer! fu stretto collaboratore di Salvatore Zizzo, il temuto capomafia della vicina Salemi, morto alcuni mesi or sono. Il giudice di New York, Arcare, un siculo-americano, si era impegna-■ to da tempo in una battaglia giudiziaria perché Zizzo fosse estradato negli Stati Uniti dove egli intendeva processarlo per un colossale traffico di eroina del valore di più di 300 miliardi di lire. a. r.

Persone citate: Giuseppe Palmer, Salemi, Salvatore Zizzo, Zizzo