Autocritica dei sindacati «Non si pensa abbastanza al terrorismo in fabbrica»

Autocritica dei sindacati «Non si pensa abbastanza al terrorismo in fabbrica» Mattina al direttivo Cgil-Cisl-Uil Autocritica dei sindacati «Non si pensa abbastanza al terrorismo in fabbrica» ROMA — n direttivo Cgil-Cisl-Uil ha affrontato ieri anche il problema del terrorismo. Marianetti, segretario generale aggiunto della Cgil, ha affermato che i maggiori rischi si intravedono nella prossima stagione contrattuale. « Sappiamo che esistono alcune fabbriche e situazioni maggiormente esposte, dove il terrorismo gode dell'appoggio di basistim. H fatto grave, a parere di Marianetti, è che queste situazioni «si producono laddove il sindacato è più debole-. A suo parere quindi la proposta è quella «di sviluppare iniziative specifiche in ognuna di queste situazioni con l'obiettivo di produrre un rinsaldamento della capacità di intervento non soltanto complessiva, ma decentrata, del sindacato». Ampio spazio al fenomeno del terrorismo ha dedicato il segretario confederale della Uil Mattina, nel suo intervento. «Ho l'impressione — ha detto fra l'altro — che continui ad esserci nel sindacato una disattenzione verso questo fenomeno». "Dobbiamo — ha detto — continuare a combattere il terrorismo, anche se già come sindacati abbiamo fatto molto, evitando che nel nostro Paese prevalesse il blocco della paura. Oggi, il sindacato è al centro dell'attenzione delle Br e di conseguenza dobbiamo impegnarci nell'analisi del fe nomeno e cominciare ad adottare misure precise». «il mio avviso — ha aggiun to — in primo luogo occorre leggere ogni documento per capire come questo fenomeno abbia potuto attecchire nei luoghi di lavoro. In secondo luogo, se è vero che una cellula degenerata si è insinuata all'interno delle strutture del sindacato, se è vero che il reclutamento avviene tra persone che dimostrano maggiore disponibilità alla violenza in fabbrica, dobbiamo impedire — ha concluso il segretario della Uil— l'immissione nelle strutture di fabbrica di possibili terroristi, indicando le regole precise sui modi di elezione e sulla eleggibilità dei delegati, dandoci un regolamento per le assemblee, controllando le forme di lotta».

Persone citate: Marianetti

Luoghi citati: Roma